"Le Donne della Birra": «Sulla canapa subito un tavolo tecnico col ministro»
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Sab 23 Giugno 2018 19:43
L’Associazione Le Donne della Birra chiede l’apertura di un tavolo tecnico ai Ministri Grillo e Centinaio dopo il parere espresso dal Consiglio Superiore di Sanità in merito alla vendita e produzione di prodotti contenenti canapa.
L’Associazione Le Donne della Birra - che conta oggi 130 associate su tutto il territorio nazionale - vede tra le sue affiliate numerose imprenditrici agricole e birraie che hanno rilanciato e ampliato la propria attività anche tramite la coltivazione di canapa e la produzione di birre contenente la stessa.
Elvira Ackermann, presidente LDDB: “È di tutta evidenza che il parere del Consiglio Superiore della Sanità stia lanciando un messaggio che sottintende la necessaria regolamentazione di un settore in fortissimo sviluppo che oltretutto rappresenta per le aziende agricole, per il comparto birrario e per chi commercializza nel settore brassicolo prodotti contenenti canapa, una parte essenziale della propria attività. Accogliamo con fiducia le parole del Ministro Giulia Grillo che dimostra la volontà di guardare avanti e non quella di reprimere un settore che vede protagoniste un numero consistente di donne birraie e imprenditrici che hanno deciso di innovare e di investire grazie alla legge n. 242 del 2016, per ampliare un settore ancora in crescita come quello brassicolo. Chiederemo quindi un incontro con i ministri della salute e dell’agricoltura per dialogare sull’argomento posto in primo piamo dal CSS e l’apertura di un tavolo tecnico con le istituzioni e gli addetti al settore per un sano confronto in virtù ai regolamenti vigenti e le future normative essenziali per le attività delle nostre Socie, prendendo spunto da altre nazioni come la Germania, la Svizzera e il Belgio, dove esistono già delle leggi in merito. Tra le preoccupazioni c’è anche quella riguardante la possibilità di importare e distribuire birre con aggiunta di cannabis”.
Laura Nolfi, imprenditrice agricola che coltiva canapa sativa e socia dell'Associazione Le Donne della Birra, si dice serena nonostante il parere del CSS: “Sono d'accordo con quanto già espresso da Federcanapa, stiamo assistendo solo ad uno scontro politico tra gli attuali ministri e i loro predecessori. Mi sento di continuare tranquillamente la mia attività, aspettando comunque le urgenti integrazioni alla legge in materia di infiorescenze”.
Più preoccupata un'altra esponente dell'Associazione Le Donne della Birra, e delegata dell'associazione per la Campania ed il Molise, Roberta De Maddi: “È vero che siamo in presenza di uno scontro più che altro politico, e che serve al più presto un intervento normativo per garantire tutti i gli attori della filiera della canapa, tuttavia non è irrilevante il messaggio negativo che è stato lanciato ai consumatori, che rischia di mettere ingiustamente in cattiva luce i prodotti a base di canapa light. Noi produciamo una birra alla canapa con materia prima di indubbia qualità prodotta e lavorata in Campania. Il danno di immagine rischia di ripercuotersi su tutta la filiera, da noi fino a chi lavora nei campi e sta rimettendo in piedi colture storiche dei nostri territori, rendendo produttivi molto spesso terreni agricoli abbandonati”.