VENEZIA. Il cinema è sogno, e quale sogno più grande per un giornalista strappare una intervista esclusiva ad una 92enne Marilyn Monroe? “Goodbye Marilyn” è il quarto cortometraggio della regista puteolana Maria Di Razza, proiettato ieri come evento speciale alle Giornate degli Autori della 75esima Mostra del cinema di Venezia. Tratto dall’omonima graphic novel di Francesco Barilli e Sakka (Roberta Sacchi), l’opera ribalta la realtà tramutando la data del decesso della diva Monroe con il giorno del suo ritiro dalle scene. I protagonisti, l’attrice americana e il giornalista, prendono in prestito la voce di Maria Pia Di Meo (doppiatrice di Meryl Streep, Audrey Hepburn, Susan Sarandon per citarne alcune) e del critico cinematografico Gianni Canova. "Hollywood ti dà mille dollari per ogni bacio e cinquanta centesimi per la tua anima" racconta amaramente Marilyn durante questa intervista impossibile. Parla con dolcezza, fumando una sigaretta, ripensando agli eventi del suo glorioso passato tra gioie e dolori. Il giornalista con le sue domande cerca di capire il perché del suo ritiro e soprattutto cosa c'è dietro quella donna mito. E vengono fuori alcune cose poco note come la sua passione per l'anziano suocero Isidore Miller, padre dello scrittore Arthur, che lei cita come uno degli uomini che aveva amato di più per la sua capacità di dare protezione. «Leggere Goodbye Marilyn ha rappresentato per me – così la regista Maria Di Razza - un'autentica folgorazione. La Marilyn diva e icona del cinema e dello star system parlava finalmente con una voce diversa, capace di raccontarmi una storia tanto affascinante quanto impossibile». Applausi in sala per un delicato e affascinante viaggio onirico.