AVERSA. Nell’ambito della campagna di prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo l’I.C. “Mattia De Mare” di San Cipriano e l’Istituto Comprensivo Statale “D.Cimarosa – IV Circolo” di Aversa, hanno organizzato due incontri con Teresa Manes, Presidente dell’Associazione Italiana Prevenzione al Bullismo e autrice del libro “Andrea oltre il pantalone rosa” (Graus editore).
Presso la Sala Consiliare del Comune di San Cipriano di Aversa sono intervenuti Antonietta Cerrito - Dirigente scolastico IC “Mattia De Mare”, il sindaco Vincenzo Caterino, Francesco Cerullo - PM del Tribunale dei minori di Napoli, Giovanni Allucci - Amministratore delegato Agrorinasce e Cristina Grillo: personalità del mondo istituzionale e scolastico che, al tavolo di discussione, hanno sostenuto che dialogare costantemente con i giovani, gli insegnanti e le famiglie, è un aiuto fondamentale soprattutto per l’adolescente in difficoltà che vive o potrebbe vivere un dramma così pesante. Una mattinata intensa e ricca di emozioni per gli studenti dell’I.C. “Mattia De Mare” dell’Istituto Comprensivo Statale “D.Cimarosa – IV Circolo”, dell’I.C. ”Don Diana” di Casal di Principe, I.C. “Spirito Santo DDI” di Casal di Principe, I.C. Autonomo di Casapesenna, I.C. “R.Calderisi” di Villa di Briano, I.C. di Carinaro, I.C. “Rocco – Cav Cinquegrana” di Sant’Arpino, Circolo didattico di Orta di Atella, in cui sono state fornite, ai docenti, agli alunni stessi e ai genitori, ampie informazioni, conoscenze e risposte alle domande più frequenti e utili ad un’azione diretta alla prevenzione e al riconoscimento dei comportamenti volti a turbare la privacy e la sicurezza dei giovani. Appare, dunque, indispensabile dotare di strumenti i ragazzi e le ragazze, per fare sì che possano agire nelle proprie comunità promuovendo i processi di cambiamento. Un racconto doloroso, commovente ma attento ad ogni sfumatura è stato, come sempre, quello di Teresa Manes mamma di Andrea Spezzacatena, il quindicenne morto suicida a Roma il 20 novembre del 2012, in seguito ad attacchi omofobi e atti di bullismo. Nell’introduzione specifica del fenomeno trattato, attraverso alcuni contributi, ha delineato, a grandi linee, il percorso che dal bullismo porta al cyberbullismo, due declinazioni di un fenomeno che trova massima e naturale espressione nella scuola e nella vita quotidiana degli studenti: «Dal web non si può tornare più indietro», ha sottolineato. L’uso distorto del web dilaga fino a diventare una piaga sociale, generando una gogna mediatica da cui a volte è difficile uscire. Occorre pertanto saper individuare le situazioni critiche e conoscere gli strumenti a disposizione per intervenire. Il suo è stato un intervento mirato alla speranza che questo suo instancabile fare possa aiutare altri: «Spesso egli rideva di cuore di quel che si diceva in quel gruppetto, ma si sentiva incapace d'inventare qualcosa di simile. Era come una lingua straniera, ch'egli capiva, ma non sapeva parlare.» ha concluso Teresa Manes, con le parole di Stendhal in “Rosso e nero”, uno dei libri prenotati in biblioteca da Andrea, appassionato di lettura, prima di scegliere di morire.