"Abbiamo terminato l'iter per dotare tutto il nostro personale di taser (pistole elettriche). Inizieremo a breve una sperimentazione sul campo per sottolineare che l'amministrazione è attenta alla sicurezza del nostro personale, senza arrecare eccessivo danno alle persone che dovessero trovarsi al di là della barricata". Così il capo della Polizia Franco Gabrielli, uscendo dall'ospedale San Martino di Genova dove ha fatto visita al poliziotto rimasto ferito domenica scorsa nel quartiere di Borzoli, dove un agente ha ucciso con due colpi di pistola un giovane 20enne che stava accoltellando un collega durante una colluttazione.

"Cominceremo con l'Arma dei carabinieri - ha detto Gabrielli - e in parte la guardia di finanza in diverse città italiane e poi il taser sarà fornito in dotazione alle forze dell'ordine su tutto il territorio nazionale". "L'iter - ha aggiunto il capo della polizia - era iniziato alla fine del 2014. Ora avvieremo una sperimentazione operativa sul campo perché sono armi che devono essere assegnate con una certa modalità". Il taser, conosciuto anche come "pistola elettrica", è un dispositivo di diffusione elettrica che genera scariche in grado di stordire o immobilizzare la vittima in modo da renderla innocua.

TWEET SALVINI - Intanto il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha commentato la vicenda di via Borzoli su Twitter. "Non solo da ministro, ma da cittadino italiano e da papà sarò vicino in ogni modo possibile a questo poliziotto che ha fatto solo il suo dovere salvando la vita a un collega", ha scritto Salvini sui social, lanciando l'hashtag #IoStoconChiCiDifende.

L'INCHIESTA - Sul caso di via Borzoli è stata aperta un'inchiesta tecnica per eccesso colposo di legittima difesa. "Siamo fiduciosi sull'iter giudiziario - ha commentato Gabrielli - abbiamo massima e assoluta e convinta fiducia nei confronti dell'operato degli inquirenti". Poi ha concluso: "Non dobbiamo perdere il profilo di umanità che contraddistingue la nostra attività".