ROMA. Bambini presi a schiaffi, insultati, addirittura con epiteti a sfondo razzista, e lanciati sui materassini per cambiarli. È la terribile scoperta fatta dagli agenti della Polaria di Fiumicino in un asilo nido abusivo al Pigneto a Roma: la titolare e il fratello, che lavorava con lei, sono stati arrestati e sono finiti in carcere.

Le indagini della Polaria sono partite dalla denuncia dei genitori di una bambina di due anni: la mamma e il papà si sono resi conto che qualcosa non andava perché la bambina aveva lividi e un comportamento strano. Hanno così deciso di presentare una denuncia, ma hanno preferito rivolgersi al personale di Fiumicino sapendo che la titolare dell'asilo, che non immaginavano fosse privo di autorizzazioni, è sposata con un poliziotto in servizio a Roma, completamente estraneo ai fatti.

Nel corso delle indagini, coordinate dalla procura di Roma, sono state messe delle telecamere nell'asilo che hanno filmato i maltrattamenti. Dai successivi accertamenti è inoltre emerso che la struttura non aveva le necessarie autorizzazioni. Stamattina sono stati eseguiti gli arresti e gli agenti della Polaria hanno messo al corrente della situazione i genitori dei sedici bambini che frequentavano il nido. Per le famiglie è già stato previsto un servizio di sostegno.

La donna ha 40 anni, mentre il fratello ne ha 30. I maltrattamenti avvenivano su bambini di età tra i cinque mesi e i tre anni. Gli arrestati, secondo quanto emerso dalle indagini, apostrofavano i piccoli con insulti anche a sfondo razziale, utilizzando sistematicamente riferimenti sessuali sempre espressi in modo volgare ed osceno. L’intervento degli agenti, con la partecipazione della Asl per gli aspetti di specifica competenza, si è reso necessario proprio per impedire un protrarsi della esposizione dei minori alle violenze psico-fisiche. Ai bambini ed ai loro genitori è stato assicurato un servizio di consulenza medico specialistico per l’assistenza post-traumatica.