BRUXELLES. La Commissione europea ha adottato la nuova agenda per la gestione dell'immigrazione. Lo ha annunciato la vice presidente dell'esecutivo Ue e alto rappresentante per gli Affari esteri, Federica Mogherini, con un tweet.

"L'agenda Ue sulle migrazioni è stata adottata dalla Commissione", ha scritto Mogherini, ringraziando il presidente Jean-Claude Juncker, il vicepresidente Frans Timmermans e il commissario agli Affari interni e all'Immigrazione, Dimitris Avramopoulos per "l'eccellente lavoro di squadra".

L'esecutivo di Bruxelles ha proposto di offrire ai rifugiati "con evidente bisogno di protezione internazionale" 20mila posti distribuiti su tutti gli Stati membri. L'Italia dovrà ospitare il 9,94% del totale, pari a 1.989 persone. La Germania dovrà accoglierne il 15,4%, la Francia l'11,8%, il Regno Unito l'11,5%, la Spagna il 7,7% e la Polonia il 4,8%.

Sulla ricollocazione dei richiedenti asilo già presenti sul territorio europeo nel documento non sono indicate cifre, ma all'Italia spetterà l'11,84%.

Quattro i pilastri su cui si basa la nuova agenda della Commissione Ue: ridurre gli incentivi alla migrazione irregolare, gestire e rendere sicure le frontiere esterne della Ue, proteggere i richiedenti asilo e creare una nuova politica della migrazione legale.

Queste le azioni immediate previste: triplicare le capacità e i mezzi delle operazioni Triton e Poseidon, attivare un meccanismo per la distribuzione dei richiedenti asilo già nei Paesi europei del Mediterraneo, accogliere i 20mila rifugiati da dividere fra gli Stati membri e varare un'operazione Psdc contro i trafficanti di esseri umani.

Presentando l'agenda Ue sull'immigrazione, il commissario Ue Avramopolous ha annunciato che i Paesi europei del Mediterraneo avranno a disposizione 60 milioni di euro di aiuti di emergenza per gestire i flussi migratori.

L'agenda, ha spiegato, "è la risposta concreta alla necessità immediata di salvare vite umane e assistere i Paesi in prima linea con azioni coraggiose, come la maggior presenza in mare di navi coordinate da Frontex, i 60 milioni di euro stanziati per gli aiuti di emergenza e un piano d'azione che dispone provvedimenti seri contro coloro che si arricchiscono sfruttando la vulnerabilità dei migranti".

"Una giornata storica per l'Italia. Un peso e una responsabilità finora quasi esclusivamente italiani diventano europei" ha detto Mogherini. La risposta alla crisi dell'immigrazione è "finalmente europea, è generale e affronta tutti gli aspetti del problema" ha commentato. Una risposta "integrata e a lungo termine".

"Abbiamo aumentato il nostro impegno con tutte le parti libiche per combattere il traffico di esseri umani. Cerchiamo una partnership con la Libia" ha spiegato l'alto rappresentante Ue per gli Affari esteri che ha "assolutamente" escluso un'operazione militare sul terreno. "Pianifichiamo un'operazione navale, speriamo in una collaborazione con le autorità libiche, per smantellare il modello di business dei trafficanti", ha aggiunto.

Al Consiglio Ue Affari esteri di lunedì prossimo verranno prese le prime decisioni sull'operazione di Politica di sicurezza e di difesa comune per contrastare le reti di trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo. Poi il vertice dei leader Ue di giugno "potrà decidere di lanciare l'operazione".

Frontex: con più fondi maggiore capacità d'intervento - "Non commentiamo le decisioni politiche, non sta a noi dare un giudizio sull'esito delle riunioni della Commissione. Di certo però, con più fondi e un maggior numero di navi, potremo assicurare un'attività di pattugliamento più accurata". Così Ewa Moncure, portavoce di Frontex, commenta così l'adozione dell'Agenda Ue.

Unhcr: rappresenta una svolta - Il documento presentato dall'Unione europea sull'emergenza migranti "rappresenta una svolta nella politica europea per affrontare questa crisi", ha commentato Carlotta Sami, portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). "Finalmente c'è un approccio comune all'emergenza, e chiediamo che venga attuato immediatamente, senza aspettare altro tempo", ha aggiunto.

Ma l'approccio indicato dall'Unione europea è criticato da Londra. Per il ministro dell'Interno britannico, Theresa May, esso serve invece ad incoraggiare i clandestini a tentare il loro viaggio disperato verso l'Europa. Mogherini, nel suo intervento in Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, aveva sottolineato che "nessun rifugiato, nessun migrante intercettato in mare verrà rinviato indietro contro la sua volontà".

Oggi Teresa May è intervenuta sul Times per criticare tale approccio che, scrive, "non farà che accentuare la forza di attrazione esercitata nei confronti dell'altra sponda del Mediterraneo e non potrà che incoraggiare ulteriormente le persone a mettere la propria vita in pericolo".