Incontro Papa-Mattarella: disoccupazione grido di dolore
Francesco: la religione non venga distorta a fini di violenza
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Sab 18 Aprile 2015 11:46
CITTA' DEL VATICANO. La disoccupazione giovanile, un «grido di dolore» che chiama in causa tutti, a livello di Stato e di Chiesa. Lo ha evidenziato papa Francesco nel discorso ufficiale pronunciato nel corso della visita di Stato de Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Signor Presidente, - ha ammonito Bergoglio davanti a Mattarella e alle delegazioni - tra i diversi beni necessari allo sviluppo di ogni collettività, il lavoro si distingue per il suo legame con la stessa dignità delle persone, con la possibilità di costruire un’esistenza dignitosa e libera. In special modo, la carenza di lavoro per i giovani diventa un grido di dolore che interpella i pubblici poteri, le organizzazioni intermedie, gli imprenditori privati e la comunità ecclesiale, perché si compia ogni sforzo per porvi rimedio, dando alla soluzione di questo problema la giusta priorità. Nella disponibilità del lavoro risiede infatti la stessa disponibilità di dignità e di futuro».
Il Pontefice ha ricordato che «per un’ordinata crescita della società è indispensabile che le giovani generazioni, tramite il lavoro, abbiano la possibilità di progettare con serenità il loro futuro, affrancandosi dalla precarietà e dal rischio di cedere a ingannevoli e pericolose tentazioni. Tutti coloro che detengono posizioni di speciale responsabilità hanno perciò il compito primario di affrontare con coraggio, creatività e generosità questo problema». Religioni non siano distorte a fini di violenza - Le diverse componenti ideali e religiose che compongono la società non vengano strumentalizzate o distorte «a fini di violenza e sopraffazione».
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