È stata assegnata al matematico Alessio Figalli la medaglia Fields, l'equivalente del Premio Nobel per la matematica. Il giovane scienziato italiano, ex allievo della Scuola Normale Superiore e dal 2016 professore all'ETH di Zurigo, ha ricevuto il riconoscimento più ambito per i matematici, considerato l'equivalente del Premio Nobel, durante la cerimonia di apertura del ventottesimo 'International Congress of Mathematicians', che si tiene in Brasile, a Rio De Janeiro, dal primo al 9 agosto come si legge sul sito della Normale di Pisa. Non accadeva da 44 anni che un italiano ottenesse un simile riconoscimento.

Nato a Roma 34 anni fa, nell'estate del 2002, Figalli ha partecipato al concorso di ammissione alla Normale. Superato il concorso, ha bruciato tutte le tappe della formazione universitaria. E dal 2016 è full professor del prestigioso Politecnico di Zurigo (Eidgenössische Technische Hochschule, ETH). Autore di oltre 140 lavori di ricerca pubblicati sulle maggiori riviste internazionali, ha già ricevuto moltissimi riconoscimenti nel corso della sua carriera.

A congratularsi con Figalli, via Twitter, è stato il premier Giuseppe Conte. "Complimenti ad Alessio Figalli, premio #Fields per la matematica - ha scritto il presidente del Consiglio -. Non accadeva da 44 anni che un italiano ottenesse un riconoscimento così prestigioso, l'equivalente di un premio Nobel. Continuiamo a investire nei nostri giovani e sul sistema d'istruzione e formazione 'Italia'".

La International Medal for Outstanding Discoveries in Mathematics, assegnata dal 1936 ogni quattro anni, è un premio istituito nel 1924 dal matematico canadese Charles J. Fields (Hamilton 1863 - Toronto 1932). È il massimo riconoscimento internazionale per la ricerca matematica, si legge sul sito della Treccani. Viene conferito ogni quattro anni in occasione del congresso dell'Unione matematica a non più di quattro giovani matematici, di età inferiore a 40 anni, che si sono distinti per importanti contributi. La limitazione dell'età, voluta dallo stesso Fields, è stata introdotta con l'intento di premiare non soltanto il lavoro già fatto, ma anche di incoraggiare quello futuro. La medaglia d'oro associata al premio reca l'effigie di Archimede e la scritta Transire suum pectus mundoque potiri ('Trascendere i propri limiti e dominare l’universo').