LONDRA. Una mappa del genoma del cancro avanzato alla prostata. A mettere a segno il risultato è stato un gruppo internazionale di ricercatori guidati dall'Institute of Cancer Research (Icr) di Londra, in uno studio è stato pubblicato sulla rivista 'Cell'. La mappa viene considerata dagli scienziati l'equivalente oncologico della 'Stele di Rosetta', la lapide incisa in più lingue che ha permesso di decifrare i geroglifici egiziani. Dal lavoro è emerso che in 9 pazienti su 10 il cancro prostatico presenta mutazioni genetiche che possono individuate e trattate con terapie ad hoc, mirate al bersaglio. Gli scienziati hanno analizzato il Dna delle neoplasie di 150 uomini con tumore alla prostata in fase metastatica.

 

«In passato - spiega alla Bbc online Johann de Bono, coordinatore dello studio - abbiamo considerato il cancro alla prostata come una singola malattia, ma questo lavoro dimostra che si tratta di un gruppo di malattie, ciascuna guidata da uno specifico insieme di mutazioni». La ricerca permetterà di studiare test genetici per identificare gli uomini più a rischio e di sviluppare farmaci intelligenti più efficaci.