Marino dal Pm, consegna carte e nega peculato
Il suo legale: le firme sotto le note spese non sono le sue
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Lun 19 Ottobre 2015 20:54
ROMA. Si è concluso alle 20 l'incontro in procura di Ignazio Marino con il pm Roberto Felici, a cui era presente anche il procuratore aggiunto Francesco Caporale. Marino avrebbe portato documenti, si sarebbe difeso, avrebbe negato di aver commesso peculato e avrebbe negato che le cene di cui si ha riscontro negli scontrini siano avvenute con la moglie: questa l'indiscrezione che si è appresa a piazzale Clodio sulle dichiarazioni spontanee fatte dal chirurgo dem. Al pm Felici è affidato il fascicolo sulle spese sostenute da Marino in qualità di primo cittadino, aperto a seguito degli esposti presentati da Fdi e M5s.
Il legale - Il sindaco ha fornito dichiarazioni spontanee sulla vicenda degli scontrini delle spese ed ha chiarito "che tutte le sottoscrizioni a suo nome in calce a tali giustificativi non sono autentiche, come può facilmente rilevarsi a occhio nudo e come è stato peraltro già comunicato da vari siti web romani". Lo precisa in una nota il legale di Marino, l'avvocato Enzo Musco, evidenziando ancora che Marino "non è indagato e, più in generale, con riferimento a questa vicenda, non risulta iscritta alcuna notizia di reato".
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