ROMA. Nuova strage di migranti davanti alle coste dello Yemen. Circa 180 persone provenienti dalla Somalia e dall'Etiopia, a bordo di un'imbarcazione, sono state gettate in mare dai trafficanti al largo dello Yemen. Finora sono stati recuperati cinque corpi e 50 persone risultano disperse. Ne dà notizia l'Organizzazione per le migrazioni dell'Onu (Oim).

È la seconda tragedia di questo tipo nella ultime 24 ore. Ieri più di 120 adolescenti somali ed etiopi sono stati costretti a gettarsi in mare dagli scafisti che avevano avvistato sulla costa una motovedetta delle autorità costiere, mentre si avvicinavano allo stesso tratto di costa, provocando la morte di circa 50 di essi "deliberatamente annegati", come denunciato dall'Oim.

Secondo le stime dell'agenzia, sarebbero circa 55.000 i migranti che dall'inizio dell'anno hanno lasciato il Corno d'Africa per andare nello Yemen, per la maggior parte con l'obiettivo di cercare di trovare migliori opportunità nei Paesi del Golfo. Più di 30.000 di essi sono minorenni e provengono dalla Somalia e dall'Etiopia, mentre si stima che un terzo siano femmine.