Attimi di paura a Milano, sulla provinciale 415 che collega Pantigliate a San Donato Milanese. Il conducente di un bus delle autolinee padane ha dirottato il mezzo dove viaggiavano 51 ragazzi e alcuni insegnanti e, dopo averli fatti scendere, ha cosparso di liquido infiammabile sedili e corridoio appiccando il fuoco. Tanto spavento ma per fortuna nessun ferito. 

Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo "per strage e sequestro di persona, con l'aggravante del terrorismo" ha spiegato il procuratore di Milano, Francesco Greco. 

CHI È. L'autista del bus si chiama Ousseynou Sy, ha 47 anni ed è di origini senegalesi: l'uomo ha sequestrato la scolaresca e incendiato il bus per protestare contro le morti nel Mediterraneo. Una tentata strage per "fermare le morti nel Mediterraneo" avrebbe farfugliato il47enne. "Vanno fermate le morti nel Mediterraneo, ora da qui non scende nessuno" avrebbe detto.

Intanto il Viminale è al lavoro per verificare la possibilità di togliergli la cittadinanza italiana, secondo quanto si apprende da fonti del ministero dell'Interno. I pm hanno parlato di ipotesi terrorismo ''perché ha creato panico''. L'eventualità di togliere la cittadinanza è contemplata dal Decreto sicurezza e il ministro Salvini segue direttamente la vicenda. 

LA DINAMICA. Sy voleva uccidersi per gli immigrati e ha dato fuoco al mezzo che avrebbe dovuto portare in gita da Crema 51 alunni, le insegnanti dell'istituto comprensivo Vailati e due accompagnatori, gli stessi che hanno poi chiamato le forze dell'ordine.Il 47enne, che sarebbe già noto alle forze dell'ordine per guida in stato di ebbrezza e abuso su minore, voleva arrivare fino all'aeroporto di Linate e ha cosparso di benzina sedili e corridoio del bus finito contro il guardrail. L'autista ha costretto gli insegnanti a legare con delle fascette da elettricista alcuni dei 51 ragazzini: i professori, spiegano i carabinieri, non hanno stretto le fascette, in modo da lasciarli liberi di scappare.