NAPOLI. Nella costante ricerca di opere d’arte illecitamente sottratte presenti sul mercato, anche elettronico, il nucleo carabinieri Tutela patrimonio culturale (Tpc) di Napoli ha individuato, in vendita presso una nota casa d’aste partenopea, un ovale ritagliato da un dipinto del 1700 raffigurante “Madonna con bambino”. L’attenta ricerca dell’opera nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Tpc di Roma, ha consentito di identificare il bene in asta quale porzione della tela raffigurante “Madonna del Rosario”, asportata nel 1992 dalla chiesa di San Michele nella frazione di Gete del Comune di Tramonti in provincia di Salerno. Il dipinto, restaurato in modo tale da mascherare il taglio effettuato dai ladri, era nel catalogo di una casa d'aste, tre lotti che sarebbero stati battuti lo scorso 24 maggio. L'intera pala ha un valore di circa 200mila euro, e raffigura una Madonna in trono circondata da angeli e santi. «Un lavoro complesso - spiega il comandante del nucleo di Napoli, capitano Giampaolo Brasili - che richiede conoscenza delle opere e controllo giornaliero di quello che viene immesso in banca dati». Le indagini continuano per risalire alla catena che da oltre vent'anni ha portato il dipinto ad approdare nel catalogo della casa d'aste. 

IL BILANCIO. Positivo il bilancio del Nucleo TPC di Napoli, che opera nelle Province di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, nel corso del 2016:  77 persone denunciate in stato di libertà, di cui 26 per reati in danno del paesaggio; 29 perquisizioni; 26 sanzioni amministrative.

L'attività di polizia giudiziaria, coordinata dalle 11 Procure della Repubblica della Regione, in stretta sinergia con l'Arma territoriale e le articolazioni periferiche del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, ha consentito il recupero, per un valore complessivo stimato in € 1.500.000,00 di: 10.707 beni antiquariali, archivistici, librari; 601 reperti di natura archeologica. 14 sono le opere contraffatte sequestrate, di cui 8 nel settore antiquariale e 6 in quello contemporaneo, per un valore complessivo, qualora immesse sul mercato quali autentiche, di circa € 270.000,00. Dal punto di vista preventivo, nel solo settore dell’archeologia, al fine di riscontrare eventuali scavi clandestini, sono stati effettuati 82 controlli ad aree tutelate.