CASERTA – Incantata la Cappella Palatina della Reggia. Un pubblico attento, in silenzio. La musica che vibra nell’aria e, poi, esplode, più volte. E riesplode nel lungo applauso del pubblico, entusiasta, estasiato dall’incredibile estro musicale di un violino ed una viola – rispettivamente quello di Fedor Rudin e Georgy Kovalev – straordinari solisti di un concerto del sabato dell’Orchestra da Camera di Caserta, diretta da Antonino Cascio, parte del programma Autunno Musicale.

In programma due Mozart ed un Haydn: la sinfonia n.10 in sol maggiore KV 74 (operistica, dal gusto italiano, composta a Roma o Milano nel 1770), la Sinfonia concertante in mi bemolle maggiore per violino e viola KV 364 (composta a Salisburgo, nove anni più tardi e influenzata da un recente viaggio tra Parigi e Mannheim) e la Sinfonia n.74 in mi bemolle maggiore Hob.1/74 (dallo stile molto italiano, composta a Vienna tra il 1780 ed il 1781). L’esecuzione orchestrale è squisita, delicatamente composta tra archi ed i fiati mai troppo affannati né troppo in gara, ma complici di una melodia che si lascia accompagnare dal dondolio della testa di non pochi ascoltatori che sognerebbero di dirigere l’orchestra.

Poi, i solisti. Giovanissimi – 23 anni Rudin, 25 Kovalev – ma dalla grande forza interpretativa. Violino e viola discorrono, dialogano insieme, concorrono, quasi, alla direzione dell’orchestra – accompagnando con delicatezza gli archi in questa o frazione della composizione – e si distaccano, virtuosamente (ma mai con fastidio) in dialoghi e rincorse a due. Una passeggiata, mano nella mano, di due innamorati che passeggiano in una sera d’autunno.

Rudin e Kovalev incantano la Reggia – in una serata in cui valeva la pena la pena visitare la Reggia solo per il concerto – e lo fanno con dolcezza e maestria. L’applauso è lungo e un po’ dispiace averli avuti solo per poco (e non aver apprezzato appieno la viola a causa dell’acustica della Cappella Palatina), nonostante svanisca il dispiacere nel piccolo fuori programma con cui, a due, deliziano il pubblico ancora per un po’, ed il gran finale tutto dell’Orchestra da Camera di Caserta.

Due solisti, un’orchestra, una splendida serata. Una splendida occasione da ripetere presto con un nuovo appuntamento.