di Bruno Pavone

NAPOLI. Si attendevano i risultati dello Stube che sono arrivati: Elia jr ha fatto fuoco quella sera a Coroglio uccidendo Agostino Di Fiore. Già il Tribunale del Riesame di Napoli aveva confermato il carcere sia per Francesco Esposito sia per il rampollo del clan Elia, accusati di concorso in omicidio. Quello di Agostino Di Fiore, ucciso dopo un litigio fuori da una discoteca a Coroglio. I due sono stati incastrati dalle intercettazioni telefoniche e da altre intercettazioni ambientali che sono stati fatte all’interno del commissariato e della caserma dove sono stati portati gli amici della vittima. «“’O zi”, ho litigato con certi di Secondigliano. Vieni, capisci a me». Così si sarebbe espresso Francesco Esposito a telefono con il minorenne del gruppo Elia coinvolto con lui nelle indagini sull’omicidio di Agostino Di Fiore. E la conversazione rappresenta uno degli indizi a carico del 17enne del Pallonetto-Santa Lucia, fermato con un decreto del pm alle 20 di lunedì 11 giugno.

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