"Il compito della Chiesa e' affiancare le istituzioni le quali hanno gravi e grandi responsabilita', ma senza questa rete di popolo operoso nulla potranno fare. Se esiste qualcuno che, per ragioni di vita, ha piu' energia, forza e intraprendenza ed entusiasmo sono i giovani. Non lasciate che qualcuno uccida la speranza dei vostri cuori. Il lavoro da' dignita' all'uomo, ma anche la dignita' umana riscatta il lavoro". Cosi' il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, aprendo cosi' la seconda giornata di lavori del convegno "Chiesa e lavoro. Quale futuro per i giovani nel Sud?" a Napoli. "Come vescovi - spiega Bagnasco - siamo coscienti di non poter risolvere un problema piu' grande di noi e che competono ad autorita' politiche e amministrative, mondo imprenditoriale, burocrazia, ma siamo anche coscienti del nostro compito di stare vicini alla gente nella sua vita come Gesu' ci ha insegnato e il Santo Padre sollecita continuamente. Noi vogliamo e dobbiamo esserci per ascoltare le voci delle nostre popolazioni, dei giovani, delle famiglie e darne eco. E' importante in un mondo conflittuale e individualista come il nostro, promuovere la cultura della collaborazione, del rispetto e del reciproco sostegno, aderendo al passo della Genesi in cui sta scritto non e' bene che l'uomo sia solo e tenendo conto che Dio non e' solitario, e' comunione e noi veniamo inesorabilmente da li'". Il presidente della Cei ha portato anche il saluto e la vicinanza di tutti i vescovi italiani "nella comune preoccupazione per una questione che riveste gravita' e urgenze crescenti".