NAPOLI. Archeologi assisteranno l'Asia, azienda del Comune di Napoli responsabile della raccolta dei rifiuti, nel posizionamento dei nuovi cassonetti interrati nel centro storico della città. Una "consulenza" necessaria in un'area nella quale scavando anche pochi metri in profondità ci si può trovare a tu per tu con reperti di epoca medievale, bizantina o greca: basti pensare a quanto emerso dai lavori per la stazione Duomo della Linea 1 della metropolitana, che hanno riportato alla luce tracce di un tempio e di una pista da corsa, o il caso dell'antico Teatro di Neapolis nella zona dei Decumani, inglobato dai palazzi costruiti nelle epoche successive e accessibile tramite una botola all'interno di un "basso". Ad illustrare alla Commissione Ambiente del Consiglio comunale di Napoli l'attività di posizionamento dei cassonetti della raccolta differenziata nel centro storico sito Unesco sono stati l'assessore comunale all'Ambiente, Raffaele Del Giudice, l'amministratore unico di Asia Francesco Iacotucci e il direttore generale della partecipata, Francesco Mascolo. La riprogettazione del sistema ambientale nel perimetro del centro storico sito Unesco, ha spiegato Del Giudice, sarà realizzata con una parte di fondi del Patto per Napoli e passerà attraverso una serie di interventi significativi che vanno dal posizionamento di contenitori per la raccolta differenziata interrati o seminterrati, l'acquisto di mezzi dedicati, in molti casi costruiti ad hoc, l'allestimento di mini isole ecologiche in spazi di proprietà comunale, che fungeranno anche da infopoint per veicolare le notizie sul corretto conferimento dei rifiuti. Un nuovo modello pensato per 30 luoghi dell'area Unesco, che potrà essere successivamente replicato in altre zone della città e consentirà, nelle strade interessate, di liberare le strade dalla presenza di cassonetti e campane. L'attività messa in campo, ha spiegato l'amministratore di Asia Iacotucci, presenta una sua complessità legata, soprattutto, alla predisposizione degli atti necessari ad ottenere il via libera della Soprintendenza agli interventi. Per questo, l'azienda si è fatta carico direttamente dell'analisi archeologica preventiva alla quale seguirà, in caso di esito positivo, l'attività di scavo per il posizionamento dei nuovi cassonetti che sarà effettuata con la partecipazione di un archeologo. La scelta delle strade, ha chiarito il direttore generale Mascolo, si è basata non solo guardando all'elemento monumentale dei luoghi, ma estendendo la valutazione alla tipologia delle strade e alla possibilità di garantire il passaggio dei mezzi per il prelievo dei rifiuti. Il sistema, mutuato da altre città italiane che lo hanno già sperimentato anche in luoghi di grande pregio monumentale e turistico, come Firenze, hanno incoraggiato la scelta, adottata in diversi comuni italiani anche in contesti privati, come i condomini di nuova costruzione. La capacità dei contenitori sarà di 5 metri cubi, lo scavo per il posizionamento avverrà ad una profondità di 2,90 metri con un'attività che sarà realizzata d'intesa con i Rup e i direttori dei lavori degli interventi Unesco in un'ottica di ottimizzazione e risparmio di costi, evitando la duplicazione delle attività di scavo. Nelle strade interessate scompariranno i contenitori stradali, saranno interrati quelli per la raccolta di carta, vetro e plastica e si procederà con la raccolta domiciliare per l'umido e l'indifferenziato. Un milione di euro circa il costo totale dell'intervento, mentre la tempistica, una volta superata la lunga fase preliminare necessaria per le autorizzazioni, sarà di una settimana al massimo per ogni posizionamento.