CASTELLAMMARE DI STABIA. "Il danno più grande è l'offesa a Dio, perché dentro alle cassette delle elemosine i ladri hanno potuto trovare solo qualche euro. Purtroppo, però, non è la prima volta che succede". È sconfortato don Bernardo Di Ruocco, parroco della Chiesa di San Gioacchino e cappellano del Cimitero a Castellammare di Stabia. "Non è la prima volta, ahimé che qualcuno si introduce in chiesa e manomette le cassette delle elemosine - aggiunge - questa sarà almeno la quarta volta che succede. Ma è davvero assurdo che non si abbia più alcun rispetto per questo luogo sacro. Tutto il cimitero è sacro, questo però è il cuore della preghiera per i nostri defunti". I ladri si sono introdotti in Chiesa passando per i corridoi esterni, dove l'accesso è consentito a tutti, attraversando i corridoi che portano alle pareti con i loculi. C'è una scala che conduce direttamente alla Cappella del Cimitero, passando per il retro, davanti alla Sagrestia. 

Chi ha rubato ha dovuto agire agevolmente, per oltre un'oretta, perché le cassette scassinate sono quattro o cinque. Piccoli scrigni di ferro o di legno, in cui i fedeli depongono sempre pochi centesimi. Per questo don Bernardo è indignato. Il quartiere dove sorge il cimitero, affidato alle cure della parrocchia di San Gioacchino, è molto povero. Le scarse monete che vengono deposte nel cestino della messa durante i giorni feriali possono al massimo raggiungere i 5 euro. E chi partecipa alla messa, solitamente, non inserisce altre monete nelle cassette delle offerte. "L'ultima volta, chi rubò - racconta don Bernardo - trovò addirittura due o tre centesimi e non se li prese nemmeno. Li lasciò lì. Io sono certo che questa volta non hanno trovato proprio niente, perché ieri avevo aperto le cassette ed erano del tutto vuote. Hanno fatto solo danni. Di volta in volta, bisogna ripararle. Non tornano mai nuove com'erano. Ma facciamo il possibile". Operai volontari si dedicano a rimettere a posto i meccanismi di chiusura delle cassette delle elemosine. Anch'essi sconfortati. Qualcuno le riaprirà, purtroppo. Il Cimitero è bersaglio continuo di furti anche di oggetti in metallo dalle tombe. Era stato programmato anni fa un sistema di videosorveglianza contro i malintenzionati. Finora, però, il progetto non è stato attuato. E il cimitero di Castellammare di Stabia, con i suoi pochi e anziani custodi, continua ad essere terra di nessuno.