CASTELLAMMARE DI STABIA. Cimitero alla mercé di ladri e di vandali. Ma quello di restare vittima del furto di fioriere, lampade, cornici, statuine sacre in ottone, in rame o in bronzo non è l'unico rischio che si corre a frequentare il camposanto di Castellammare di Stabia. Può accadere, infatti, a un qualsiasi cittadino in visita agli ossari della cripta del cimitero, di avvertire un malore. Nessuno allora interverrebbe. Perché in quel luogo isolato è impossibile che il custode stia in presidio fisso. Per questa ragione, nel progetto di costruzione dei nuovi loculi ed ossari del Cimitero nuovo furono previste le telecamere di videosorveglianza. Un impianto tanto invocato dalla cittadinanza che è in preda a furfanti senza scrupoli che, quotidianamente, devastano le tombe. 
I raid sono incessanti. Per i dipendenti del Comune, addetti alla custodia e agli uffici del Camposanto, è un quotidiano  rosario di lamentele e insulti. Chi fa visita ai propri cari non trova piacevole scoprire di essere stato derubato, talvolta anche delle lettere che sulla tomba formavano il nome del defunto.
Sono state molte le irregolarità d’esecuzione di quel progetto che avrebbe dovuto porre fine con delle telecamere a ogni preoccupazione (furti o malori). Tra gli "errori" commessi in fase di costruzione, ci sono quei loculi esterni alla Chiesa. Le strutture furono “adattate”, sottraendo centimetri agli spazi regolamentari per accogliere le bare. Al punto che qualche bara lì destinata non è riuscita ad entrare nel suo loculo. Addirittura, il “passaggio-corridoio” tra le due pareti di loculi è talmente esiguo da rendere impossibile ruotare il feretro per inserirlo al suo posto.

Tutti zitti su queste assurde e colpevoli imperfezioni dell’esecuzione dei lavori. Ancora: i loculi e gli ossari esterni alla Chiesa non sono stati dotati di impianto elettrico. Ed è questa un'altra delle continue lagnanze dei cittadini. Quindi, niente lampade votive. I cittadini hanno pagato caro e salata la concessione dei loculi e degli ossari nuovi, ma nessuna amministrazione ha dato mai ascolto alle loro proteste. Anzi, chi chiede ragguaglio sulle imperfezioni e i disservizi nel Cimitero è considerato come uno dei defunti: privo di voce e indegno di considerazione.
Quanto ai loculi nella Chiesa, l’imperfezione del progetto si rivelò già il giorno seguente alla consegna dell’opera al Comune: nella struttura “coperta” pioveva e i pavimenti si allagavano. Per mettere all’asciutto i defunti, fu necessario trovare altri fondi. E nessuno si è mai addossato il costo dell’errore commesso, che ha contemplato una spesa doppia rispetto a quella appaltata. Quei fondi furono “presi” all’impianto di videosorveglianza che ora tutti i cittadini reclamano. Non sanno che l’impianto era previsto. E non sanno che i lavori eseguiti due volte per “mettere all’asciutto” i loculi hanno "prosciugato le casse" del Comune, quindi le loro tasche.