NAPOLI. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno dato esecuzione a una Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal GIP di Napoli, traendo in arresto 27 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione e traffico internazionale di stupefacenti, aggravato dalla disponibilità di armi e dall’impiego di un minorenne.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, hanno documentato la gestione delle “piazze di spaccio” dei famigerati rioni a nord del capoluogo campano “Terzo Mondo” e “Berlingieri” da parte del clan “Di Lauro”, dedito all’importazione dello stupefacente dalla Spagna.
Nel corso delle investigazioni sono stati sequestrati 31 chilogrammi di “cocaina” dai militari dell’Arma, che hanno altresì sventato un progetto omicidiario all’estero ed accertato numerose estorsioni poste in essere nei confronti degli ambulanti del locale mercatino rionale.

SVENTATO UN OMICIDIO DURANTE IL GRAN PREMIO F1 A BARCELLONA. Il clan di Lauro stava progettando di uccidere alcuni rivali, affiliati agli scissionisti in occasione di un evento di risonanza mondiale come il gran premio di formula 1 di Montmelò-Barcellona del 27 aprile 2008. Gli affiliati stavano cercando armi e assistenza logistica. Un blitz dei Carabinieri e della Guardia Civil spagnola ha evitato che il progetto fosse portato a compimento. 

FINTE LOTTERIE PER IMPORRE IL PIZZO AGLI AMBULANTI. Attraverso una lotteria fasulla il clan Di Lauro imponeva il pizzo agli ambulanti che allestivano le proprie bancarelle nel mercatino del rione Berlingieri di Secondigliano, a Napoli. L'ordinanza di custodia cautelare, per 28 persone (l'attuale capo del clan, Marco Di Lauro, è latitante) è stata emessa dal gip Pietro Carola su richiesta del pm antimafia di Napoli Maurizio De Marco. Attraverso le estorsioni imposte anche con violenza e minacce dal gruppo De Lucia, il clan Di Lauro rimpinguava la sue casse: la cosiddetta "riffa" fruttava cinque euro a settimana per ogni bancarella.

MINORENNE USATA PER CONFEZIONARE LA DROGA. Una delle cinque donne arrestate, utilizzava una ragazzina che aveva circa 14 anni all'epoca dei fatti (2007-2008) per confezionare, tagliare e consegnare la droga. La ragazzina dopo avere dato una mano, provvedeva anche a portarla ai pusher in attività nelle piazze di spaccio del quartiere Secondigliano di Napoli.