SAN FELICE A CANCELLO. Un ulteriore risultato positivo è stato registrato dalla difesa dell’imprenditore  Biondillo Clemente, rappresentata dagli avvocati Clemente Crisci e Dario Vannetiello, accusato di associazione a delinquere, corruzione e rivelazione di segreto di ufficio, allorquando ricopriva la carica di presidente del consiglio comunale di San Felice a Cancello. Infatti, l’ex consigliere comunale, oltre ad aver ottenuto due giorni orsono gli arresti domiciliari presso la sua abitazione ed una significativa elisione delle accuse a lui mosse dalla direzione distrettuale antimafia, si è visto anche restituire tutto quanto gli era stato sequestrato a metà  gennaio. Il provvedimento di sequestro era stato adottato sul presupposto che la disponibilità di ingenti somme di denaro  insistenti su ben 21 conti correnti potesse consentire la protrazione dei reati per i quali costui  era stato arrestato o, comunque, agevolare la commissione di altri reati. Erano stati travolti da sequestro sia i conti correnti intestati  all’indagato, sia quelli dei suoi familiari sia quelli  della società di cui attualmente Biondillo è titolare. Viceversa, il Tribunale del riesame ha ritenuto  che il sequestro fosse stato disposto in assenza dei presupposti di legge. Nei prossimi giorni è previsto il deposito delle motivazioni delle due distinte ordinanze da parte del Tribunale del riesame che hanno restituito in larga parte la serenità a Biondillo che è oramai passato dalla politica al mondo imprenditoriale.