CASTELLAMMARE DI STABIA. Terme di Stabia scritto in giallo su una bandiera nera come quelle dell'Isis (nella foto di Genny Manzo) è il simbolo della rabbia dei giovani stabiesi issato durante il corteo che sta sfilando in città in seguito al fallimento delle Terme. Gli stabiesi sono infuriati. Il fallimento delle Terme è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E anche se le responsabilità vengono da lontano, è con l'amministrazione attuale di Nicola Cuomo che il crollo dell'economia cittadina sta raggiungendo il suo apice, con la debacle di uno dei maggiori simboli di Castellammare di Stabia, quello sul quale si vorrebbe ricostruire l'identità stabiese e il futuro dei giovani: il termalismo e il turismo dell'indotto.

In corteo, dalle ore 9 di questa mattina, ha riunito i 200 lavoratori (fissi e stagionali), altrettanti studenti del Liceo classico "Plinio Seniore" e delegazioni della Fincantieri e delle associazioni. Sventolano anche bandiere del Movimento Neoborbonico. Assente l'amminstrazione cittadina. Ci sono però alcuni consiglieri comunali che non hanno condiviso il concordato fallimentare, finito in una bocciatura del Tribunale di Torre Annunziata che ha decretato nel fallimento delle Terme.

Al momento il corteo è pacifico. Anzi, persino tenebroso nel silenzio totale con cui sfila, come in un rito funebre. Ma di tanto in tanto vengono urlate invettive contro i politici. 

Il traffico è totalmente paralizzato, con gravi ripercussioni sulla circolazione della Strada statale Sorrentina. Sono circa 500 i dimostranti. Cento lavoratori fissi e cento stagionali sono ormai disoccupati. Solo per i primi resta un residuo di cassa integrazione fino alla fine di maggio. Ai manifestanti, che sfilano muti, come in un corteo funebre, si sono unite la delegazione dei lavoratori della Fincantieri, e circa duecento studenti delle scuole superiori con lo striscione: 'Salviamo le Terme di Stabia'. Sono proprio i ragazzi che spiegano le ragioni del blocco del traffico urlando: ''Se ci bloccate il futuro, noi vi blocchiamo la città''. Gli studenti hanno issato anche una bandiera nera simile a quelle che espone l'Isis durante le sue parate. Sulla bandiera c'è scritto in giallo Terme Stabia. Il corteo si apre con lo striscione delle Terme, sul quale i lavoratori hanno scritto: ''Politica corrotta. Politica fallita''. Segue lo striscione della 'Fincantieri', qualche bandiera dell'associazione del Movimento Neoborbonico e chiudono gli studenti esortando: Le forze dell'ordine accompagnano i manifestanti, anche per evitare tensioni con i commercianti, qualcuno infatti si era rifiutato di abbassare le serrande al passaggio dei lavoratori. Agli automobilisti bloccati nel traffico è stato ordinato di spegnere i motori. Il corteo, partito alle ore 9 dal complesso delle Terme di Stabia attraverserà l'intera città per chiudere la manifestazione davanti al Comune di Castellammare di Stabia, in piazza Giovanni XXIII.