GRUMO NEVANO. Colpo di scena. Il conflitto tra maggioranza e opposizione al Comune di Grumo Nevano deflagra definitivamente. Ieri mattina sei consiglieri comunali hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco facente funzioni Carmine D’Aponte. Un atto formale sul quale si giungerà ad un voto in aula che, se andasse nella direzione auspicata dai proponenti, potrebbe mettere fine a una consiliatura tribolata. A firmare la mozione di sfiducia sono stati i consiglieri comunali Gaetano Di Bernardo, Tammaro Chiacchio, Tammaro Faccenda, Peppe Ricciardi, Carmela Mormile e Francesco Manco. 

 

la mozione. Si tratta di un documento dai toni durissimi, che rappresenta la prosecuzione dello scontro innescatosi dopo il caso delle dimissioni dell’assessore alla Legalità Carla Cimmino, poi rientrate. Nella mozione di sfiducia, i sei consiglieri ripercorrono le vicissitudini visite dal Comune, «come la decadenza della consigliere comunale Marianna Ranucci a seguito di una condanna penale; gli arresti del sindaco Pietro Chiacchio» e in ultimo «le dimissioni dell’assessore Cimmino, respinte dal sindaco facente funzioni in maniera illegittima - scrivono i consiglieri nella mozione di sfiducia nei confronti di D’Aponte - in quanto considerato un atto privo di rilevanza giuridica dal ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Napoli». Di Bernardo, Chiacchio, Faccenda, Ricciardi, Mormile e Manco sono durissimi quando scrivono che «dopo la manifesta incapacità amministrativa del sindaco Pietro Chiacchio, registriamo che tale incapacità, nel proseguire con il sindaco facente funzioni, con quest’ultimo abbia assunto proporzioni bibliche». 

Al punto, sempre a parere dei consiglieri firmatari della mozione di sfiducia, «da mettere in serio pericolo il buon andamento amministrativo e di riflesso influire negativamente sull’intera comunità grumese in termini economici, nei servizi e principalmente, nella credibilità delle istituzioni, con un enorme danno di immagine per la nostra Grumo Nevano, in tutte le sedi istituzionali e  pubbliche». La mozione - indirizzata al presidente del consiglio comunale, Ai capigruppo consiliari, al segretario generale e al sindaco facente funzioni - dovrà essere adesso messa in votazione entro i prossimi 20 giorni. Nel mirino dell’opposizione, come detto, in particolare c’è però la vicenda degli atti di Giunta prodotti nel periodo intercorso dalla presentazione delle dimissioni dell’assessore Cimmino e fino alla rinomina avvenuta dopo l’intervento del Ministero dell’Interno. L’opposizione parla di «presunta sanatoria unilaterale» che sarebbe avvenuta l’8 febbraio scorso «con l’approvazione della delibera di giunta comunale n° 21 che tenderebbe a sistemare gli atti prodotti dalla presenza estranea e illegittima dell’assessore Cimmino». Per questo i consiglieri comunali d’opposizione chiedono di sottoporre al consiglio comunale la mozione di sfiducia, «auspicando nei componenti il consiglio comunale, una presa di coscienza dei fatti elencati, votando favorevolmente la presente per consentire di chiudere definitivamente una brutta pagina di eventi amministrativi accaduti in questi ultimi mesi a danno della città di Grumo Nevano».