Identificati i killer di Emanuele Sibillo
Il commando di morte che entrò in azione in via Oronzio Costa composto da sei killer del gruppo Mazzarella-Buonerba.
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Sab 29 Agosto 2015 13:55
NAPOLI. Sei nomi top secret, non uno di più. Un piccolo elenco in mano a magistrati e poliziotti che conducono le indagini sull’omicidio di Emanuele Sibillo e che in due mesi di duro lavoro hanno ristretto moltissimo il cerchio dei possibili colpevoli. Ma prima hanno anche eliminato ogni dubbio sul clan in cui militano i sicari che hanno sparato al baby-boss dei Decumani. Non c’entrerebbero gli Esposito del rione Sanità e nemmeno i Del Prete o gli Amirante della Duchesca e della Maddalena: la ricerca degli investigatori si fermerebbe al gruppo Mazzarella-Buonerba, che ha la roccaforte tra via Oronzo Costa e i vicoli circostanti di Forcella. Emanuele Sibillo nella notte tra il 1 e il 2 luglio era andato in via Oronzo Costa per gridare, colpire, minacciare, sparare. E insieme a due affiliati al clan retto in tandem con il fratello Pasquale (che forse era con lui, ma non c’è alcuna certezza) il 19enne stava ripartendo dopo l’ennesima incursione armata a Forcella contro i “mazzarelliani”. Ma a differenza delle altre volte, dall’altro fronte hanno risposto al fuoco e “Manuele o’ chiattone” c’ha rimesso la pelle. La sua, almeno negli ultimi tre anni, era stata una vita segnata dall’uso delle pistole. Così, si era fatto strada nel crimine e dal 9 giugno scorso era latitante per l’operazione “Forcella liberata” con una serie di accuse a carico: omicidio, tentato omicidio, estorsione, tutto aggravato dal metodo mafioso. Erano le 2 e 10 quando Emanuele Sibillo, agonizzante in barella, è entrato nel pronto soccorso dell’ospedale Loreto Mare. PER APPRFONDIRE clicca qui
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