di Rosa Benigno

NAPOLI. Su un'immaginetta sacra del 1870 la rappresentazione della cattedrale di Parigi in fiamme. In primo piano è raffigurato Cristo con la mano destra poggiata sul cuore e il suo sguardo rivolto a Notre Dame che appare in fiamme. Alla destra del santino c'è la cupola di San Pietro e anche il centro della cristianità a Roma è in fiamme. In basso, a sinistra, un sacerdote sottoposto alla pena i morte: dei soldati gli sparano come in un'esecuzione. A terra c'è un altro sacerdote già morto e, dietro a loro, forse, una suora, perché ha il capo velato di bianco, come la donna ritratta in lacrime a destra, più grande, che potrebbe essere la Madonna, Notre Dame di Parigi.

A tergo dell'immagine c'è una preghiera: O Cuore di Gesù, non guardare i nostri peccati, ma il sangue dei martiri che chiede pietà!

La data del santino è 1870. 

Se si contestualizza storicamente la situazione in Francia e in Italia, emerge che il 2 settembre 1870, con la battaglia di Sedan, la Germania di Guglielmo I sconfigge la Francia dell'imperatore Napoleone III, e diventa impero, mentre la Francia, fuggito Napoleone III, diventa nuovamente repubblica. Siccome Napoleone III sosteneva l’indipendenza di papa Pio IX (perché si era fatta L’Unità di Italia, ma mancava lo Stato della Chiesa) non appena cadde Napoleone III, gli italiani si lanciarono a conquistare Roma (breccia di Porta Pia - 20 settembre 1870) e la annetterono all’Italia.

Notre Dame non andò veramente in fiamme: questa potrebbe quindi essere una rappresentazione simbolica. Così come San Pietro in fiamme potrebbe significare "la presa di Roma". Il Papa, in ogni caso, non gradì  e si dichiarò «prigioniero politico del Governo italiano».

Tutto ciò accadeva all'epoca della stampa del santino che oggi, però, dopo l'incendio della Cattedrale di Parigi, fa apparire questa rappresentazione come una infausta profezia. È per questo che la raffigurazione sta girando sui social e sta diventando virale, con una richiesta di preghiera perché ciò non si verifichi mai.