di Michele Romano

NAPOLI. In via Filangieri a Chiaia è scattata la polemica delle luci subito dopo l’inaugurazione del negozio “Bulgari” che nel suo tratto di strada ha illuminato a giorno con luminarie di “qualità”. E il resto della strada tra le più frequentate e storiche di Napoli, dove vengono turisti da tutti il mondo per fare acquisti? «Uno squallore, un vero squallore», sbottano compratori e residenti. 
Allora fuori i colpevoli. Ma la difesa arriva soprattutto dai commercianti del primo tratto di via Filangieri, quello che da via Chiaia porta al bar Cimmino di piazzetta Rodinò. 
«Siamo noi i primi a lamentarci – gridano in coro –E ora ci ritroviamo delle luminarie che nemmeno il vicoletto più degradato di Napoli avrebbe messo. Quattro luci addirittura con tratti scoperti. Probabilmente lampadine cinesi visto che dopo poche ore dal via all’illuminazione sono già fulminate».
Per una volta le ire dei negozianti non si sono concentrate sul Comune che non è stato l’atrefice di quello che viene definito un bluff.
«Ma quale Comune- sbottano -Abbiamo versato noi commercianti 183 euro a testa ai responsabili di Chiaia District e ci siamo ritrovati queste squallide luminarie che stanno diventando la barzelletta di tutta la nostra clientela, anche perché a pochi passi giganteggia l’illuminazione di Bulgari, che ha preferito provvedere in proprio, probabilmente immaginando che la nostra organizzazione non fosse all’altezza delle sue richieste».
Sotto accusa, comunque, è la Confcommercio che avrebbe incassato il contributo dai rappresentanti di “Chiaia District”, affidando poi l’installazione a una ditta specializzata che, secondo i commercianti, avrebbe speso pochi soldini per quelle squallide luminarie.
Eppure via Filangieri è la strada principale dello shopping natalizio, la strada super affollata dei fine settimana, la strada che ospita i negozi di grande prestigio. «Sì, è verissimo – sottolinea un gruppo di commercianti – ma è anche una strada abbandonata nel degrado più assoluto dai nostri amministratori. Buche a volontà, auto in doppia fila, motorini sui marciapiedi, escrementi di cani, tabelloni pubblicitari installati senza controllo. Per non parlare dell’invasione dei “vu cumprà”. Piazzetta Rodinò è diventata il mercatino di Chiaia, dove i venditori abusivi hanno vita facile, sotto lo sguardo attento dei due poveri vigili urbani che tentano invano di tamponare l’illegalità più diffusa».
Il grido di allarme è forte, alla vigilia delle festività natalizie rischia di scoppiare una protesta nei confronti degli amministratori di Palazzo San Giacomo, che mostrano il più assoluto menefreghismo, nonostante i tanti euro di tasse che incassano dai commercianti di via Filangieri.