di Bruno Pavone

NAPOLI. Due colpi di pistola si sono conficcati la scorsa notte nelle stanze della sede napoletana dell’Inail in via nuova Poggioreale a Napoli. I vetri infranti e i bossoli a terra sono stati ritrovati dai dipendenti degli uffici che questa mattina si sono accorti di quanto era accaduto. Sul posto sono arrivati gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura partenopea che hanno fatto i rilievi e accertato che i proiettili sono stati esplosi dall’esterno. Una storia dai contorni non ancora del tutto chiari. Una delle stanze colpite è quella del vicario dell’ufficio che si occupa di assicurazioni su infortuni sul lavoro, ma nessuno ha riferito di aver subito minacce di qualunque genere. Però gli investigatori stanno setacciando tutte le pratiche, per così dire, sospette o difficili che possano aver generato una voglia di vendetta da parte dello sparatore. Perché potrebbe trattarsi proprio di questo: un vendetta mirata. I due proiettili sono arrivati al decimo piano e sono stati esplosi dalla strada. Anche questi sono elementi investigativi importanti perché mirare dalla strada e centrare una stanza al decimo piano non è facile, per non dire impossibile, pertanto gli investigatori stanno controllando anche gli edifici nei pressi dell’ufficio. C’è anche un’altra pista e porta alla criminalità organizzata. La zona di Poggioreale non è nuova a sparatorie dimostrative, chiamate “stese”, per il principio che chi fa fuoco ha intenzione di far distendere a terra il nemico per la paura di ricevere qualche pallottola. I due proiettili dunque potrebbero essere stati esplosi nel corso di una sparatoria. 

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