Ponticelli, la polizia scongiura una stesa
Due giovani su uno scooter l’altra notte sono fuggiti a tutto gas dopo l’alt della polizia
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Mer 12 Settembre 2018 19:18
NAPOLI. Non si sa cosa volevano fare i due giovani su uno scooter che l’altra notte sono fuggiti a tutto gas dopo l’alt della polizia, nella zona del lotto 0 a Ponticelli. Ma è possibile, anzi probabile, che gli agenti di una Volante del commissariato San Giovanni abbiano evitato la commissione di un reato: una “stesa”, se non qualcosa di ancora più grave. L’inseguimento si è protratto per un poco, poi il “due ruote” è riuscito a seminare l’autovettura grazie alla leggerezza del mezzo. Ma le indagini potrebbero presto portare all’identificazione della coppia.
Intanto proseguono a ritmo serrato le indagini sulla “stesa” di piazza Mercato, con diverse ipotesi al vaglio degli investigatori: la guerra Mazzarella-Rinaldi; la lite tra giovani malviventi per un motorino rubato; un attrito tra esponenti “mazzarelliani” e del clan Contini. Erano le 21 circa di domenica quando due uomini in moto sono arrivati a piazza Mercato dall’esterno, rallentando nei pressi del bar “Espo”: un caso perché il locale non c’entra nulla, tant’è vero che nessun proiettile è indirizzato contro la serranda o la vetrina. Mentre in aria ne sono tati esplosi ben 12 di calibro 7,65.
In piazza Mercato ci sono alcune telecamere, tra pubbliche e private, e dalle immagini si avrebbe la certezza dell’incursione armata compiuta da due uomini, che entrambi armati hanno fatto fuoco. Ma l’oscurità e i volti parzialmente coperti non permetterebbero in tempi rapidi l’identificazione degli autori della “stesa”. Così come nessun investigatore esclude completamente altre ipotesi a parte quella di una prosecuzione dello scontro Mazzarella-Rinaldi. Ma certamente è questa la pista più battuta: il clan Rinaldi, dopo aver subito gli attacchi nel rione Villa sabato mattina e a San Giuseppe Vesuviano, con la bomba carta piazzata al locale dei nipoti incensurati di Sergio Grassia, sarebbe passato alla controffensiva con una sparatoria eclatante. Il fatto che i colpi siano stati esplosi a poca distanza dal bar “Espo” (il cui titolare è incensurato) sarebbe soltanto una coincidenza.
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