Rapina in villa, gioielliere indagato
L'accusa è di eccesso colposo in legittima difesa. Il pm: è un atto dovuto
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Ven 27 Novembre 2015 21:02
MILANO. Il pm di Milano Alberto Nobili ha consegnato questa sera in Tribunale l'avviso di garanzia per eccesso colposo di legittima difesa a Rodolfo Corazzo, il gioielliere che la sera di martedì 23 novembre ha ucciso nella sua villa di Rodano l'albanese Valentin Frrokaj che assieme ad altri due complici, nel corso di una rapina, stavano minacciando lui e la sua famiglia.
Si tratta di un provvedimento tecnico, a quanto si apprende, di un atto dovuto imposto dalla legge per la massima garanzia dello stesso signor Corazzo che potrà così partecipare a tutte le attività che dovranno essere fatte, quali l'autopsia sul corpo del rapinatore, consulenze genetiche e balistiche.
C'è poi bisogno di un vaglio giurisdizionale e per questo occorre un procedimento. In ogni caso, sembra scontato che nei confronti di Corazzo possa essere applicata la legittima difesa. Lunedì intanto sarà eseguita l'autopsia sul corpo del rapinatore, mentre non è stato ancora possibile acquisire le immagini delle telecamere poste internamente alla villa.
"In questo momento - ha spiegato il difensore del gioielliere, Piero Porciani - Corazzo vuole occuparsi soprattutto della figlia che è ancora sotto choc dopo che, durante la rapina, un rapinatore mascherato ha minacciato di tagliarle le dita di una mano. Non è l'indagine che lo turba - ha proseguito l'avvocato - ma il fatto che ci siano due delinquenti in libertà e per questo non farà ritorno nella sua villa", che nel frattempo non è più sottoposta a sequestro da parte degli inquirenti.
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