Ripetitori a Cavalleggeri, fermati i lavori
Gaudini: «Stop in attesa delle verifiche». Esultano i comitati
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Sab 11 Agosto 2018 18:07
NAPOLI. Fermato l’avvio dei lavori a Cavalleggeri per l’istallazione dei ripetitori sui piloni dell’ex funivia di proprietà della Mostra d’Oltremare Spa, società controllata del Comune. Ieri la commissione Ambiente del Comune convocata con urgenza dal presidente Marco Gaudini ha posto la questione delineando un momento di confronto tra tutte le parti politiche interessate e una delegazione di cittadini costituiti nel Comitato “Cavalleggeri no ai ripetitori”. «Non si darà avvio ai lavori nelle more di tutta una serie di verifiche che dovranno essere fatte da tutti gli organi competenti per materia, dall’Arpac in primis – ha sottolineato Gaudini – ma soprattutto sollecitiamo un tavolo che veda tutti gli attori in campo per comprendere, oltre gli aspetti legittimi di preoccupazione sulla salute pubblica, anche un eventuale e diverso utilizzo o valorizzazione dei piloni». In commissione in rappresentanza dell’amministrazione l’assessore Carmine Piscopo delegato dal sindaco, che d’intesa con la Mostra d’Oltremare, ha dichiarato che «si stanno verificando le procedure per non dare avvio ai lavori nelle more degli approfondimenti che dovranno farsi con tutte le parti in campo e con gli enti interessati». Un primo risultato raggiunto, che seppure placa momentaneamente le proteste, come quella messa in atto giovedì scorso da comitati di cittadini di Cavalleggeri e dagli attivisti di “Bagnoli Libera” , non intende abbassare la guardia su una vicenda complessa come la salvaguardia della salute pubblica nell’area flegrea già sottoposta a scempi e disastro ambientale. Un parere sulla questione arriva anche dal direttivo e dal medico per l’Ambiente Pina Tommasielli.«Guardiamo con molta attenzione alla collaborazione tra Comune, Asl e Arpac . Registriamo però, un grave ritardo nel Piano per le antenne di cui molte città sono già dotate da tempo, ma Napoli è fanalino di coda. Ciò riguarda la Mostra, ente a partecipazione comunale, ma anche il rapporto tra privati, nei condomini spesso per soldi mettono antenne per le quali non c’è una corretta misurazione delle onde elettromagnetiche e siamo molto preoccupati. Anche perché – aggiunge - speriamo a breve di avere i dati del Registro tumori dell’Asl Na1, unica di cui non abbiamo i dati. Sollecitiamo anche il Dipartimento di prevenzione dell’Asl che segue la tematica, a tirarli fuori».
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