SANT'ANASTASIA. «Sono lo zio dello sposo di oggi, arriverà un messo a consegnare un orologio per mio nipote, pagatelo, poi appena arrivo vi do i soldi». È così che R.M., un 51enne napoletano, ha tentato di truffare un sacerdote di una chiesa di Sant’Anastasia dove da lì a poco si sarebbe celebrato un matrimonio. Il 51enne truffatore aveva studiato bene la mossa, si era letto le pubblicazioni imparando nomi e proponendo anche aneddoti conosciuti della famiglia dell'“affezionatissimo" nipote. Così aveva chiesto al sacerdote di ricevere il regalo e fare la sorpresa allo sposo, chiedendo la gentilezza di anticipare la “piccola" somma di 600 auro, poi appena arrivato alla cerimonia avrebbe risarcito con l’aggiunta di un’offerta per la parrocchia. Ma al sacerdote la cosa non è andata giù, tant’è che ha avvisato il comandante della locale stazione dei carabinieri. All’arrivo del messo gioielliere infatti sono arrivati anche i carabinieri e c’è voluto un attimo per capire che l’orologio era una “patacca" e il messo in realtà “lo zio" al telefono. Gli operanti hanno identificato il truffatore (un personaggio già noto proprio per reati simili) e lo hanno denunciato in stato di libertà. Nel corso dell’intervento i militari di Sant’Anastasia hanno riscontrato tentativi di truffa simili anche in altre parrocchie della zona.