Titò torna in aula e accusa l’ex compagna: è stata lei
L’uomo ha voluto rendere dichiarazioni spontanee: «È stata lei ad uccidere Fortuna, io non c'entro nulla» ha detto Raimondo Caputo ai giudici della Terza sezione della Corte d’Assise di Napoli
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Mar 10 Gennaio 2017 15:40
Ha accusato la sua ex compagna Marianna Fabozzi: "E' stata lei ad uccidere Fortuna, io non c'entro nulla". Raimondo Caputo detto Tito', sotto processo davanti ai giudice della terza Corte d'Assise di Napoli, imputato dell'omicidio di Fortuna Loffredo, sei anni, trovata senza vita il 24 giugno l 2014 al Parco Verde di Caivano, dice la sua verita'in aula. La sua ex e' in aula, anche lei sotto processo per favoreggiamento per gli abusi sessuali che Caputo avrebbe perpertrato sia su Fortuna detta Chicca, sia sulle tre figliolette di Marianna Fabozzi, una delle quali amica di Fortuna e testimone oculare del delitto. "E' stato Tito' a buttarla giu'", ha testimoniato la bambina nel corso dell'incidente probatorio. Caputo ha voluto rendere dichiarazioni spontanee, prima della fine dell'udienza di questa mattina, chiedendo al giudice di poter parlare per ribadire una tesi che gia' aveva sostenuto davanti ai magistrati nel corso delle indagini, ovvero che a lanciare nel vuoto la piccola Fortuna Loffredo, dal settimo piano dell'isolato C del Parco Verde sarebbe stata Marianna Fabozzi. "Io ero in strada e stavo mangiando una pizzetta quando Fortuna e' precipitata. Ho preso l'ascensore e sono salito al settimo piano: a casa c'erano Marianna e la figlia, e Marianna aveva tra le mani la bicicletta di Fortuna. Diglielo pure tu", racconta di nuovo, rivolgendosi a Domenica Guardato, mamma di Chicca, anche lei in aula.
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