NAPOLI. Resta in carcere Carmine D'Aponte, il 33enne muratore precario accusato di aver ucciso con un colpo di pistola, mercoledi' scorso a Sant'Antimo, la moglie di 28 anni Stefania Formicola. Lo ha stabilito il Gip del Tribunale di Napoli Nord Fabrizio Finamore accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica. D'Aponte risponde di omicidio aggravato dai maltrattamenti. Questa mattina nel corso dell'interrogatorio di garanzia svoltosi nel carcere di Poggioreale, D'Aponte si era difeso davanti al Gip parlando di un proiettile partito dalla pistola accidentalmente, e aveva accusato il suocero di averlo maltrattato e minacciato, anche con una pistola. "Quella del Gip era una decisione che ci aspettavamo - dice l'avvocato dell'indagato, Antonio Verde - nei prossimi giorni presentero' ricorso al Tribunale del Riesame".

 

Tantissima gente e grande commozione alla chiesa del rione Don Guanella per i funerali di Stefania Formicola, la 28enne uccisa in automobile a Sant'Antimo dal marito Carmine D'Aponte, di 33 anni, con un colpo di pistola. Nel corso della cerimonia funebre è stata letta la lettera-testamento del 2013 nella quale la donna, temendo di morire proprio per mano del coniuge, affidava il figlio ai nonni. Intanto domani ci sarà l'interrogatorio del marito che è detenuto a Poggioreale.