Il festival è un progetto originale voluto dal direttore del Museo Paolo Giulierini, con la direzione artistica di Andrea Laurenzi. "Mentre continuano le attività scientifiche del Museo - spiega Giulierini - si potenzia la ricerca tramite alleanze con le eccellenze universitarie, si riaprono intere sezioni, la prossima, quella epigrafica, il 30 maggio, e si consolidano rapporti internazionali con l'Ermitage e il Louvre”. “Stiamo procedendo spediti ad allargare i servizi esterni, come la caffetteria, e quelli interni, dato che il 12 maggio apre una nuova ala dedicata ai laboratori di restauro". Ma il Mann guarda molto anche al territorio e ai cittadini cui è dedicato questa kermesse che cerca di coniugare la magia del mondo classico dell'Archeologico "al moderno concetto di cultura. Alla presentazione del cartellone hanno preso parte anche lo scrittore Erri De Luca e l'attore Alessandro Haber, che per l'anteprima del Festival ha letto componimenti del poeta Gabriele Tinti ispirati a Esiodo, Omero, Orfeo e Apollo in cinque tappe lungo altrettante sale del Museo. "Sono contro i calpestatori e gli stupratori del passato ed è questo il sentimento che mi porta qui - spiega Erri De Luca - un Museo visto all'esterno è come un deposito ma deve diventare un’assemblea permanente delle Muse, ed è quello che sta facendo il Mann". Aspettando il Festival, giovedì 30 marzo nella Sala del Toro Farnese ci sarà il primo grande evento internazionale con il jazzista Stanely Jordan, mentre il 19 aprile si esibisce Ray Wilson.