Nasce il nuovo HUB culturale del Kestè: “Abbash"
Da locale a laboratorio culturale: il Kestè si evolve e diventa centro di produzione. Sabato 17 stage di batteria con il maestro Sergio Quagliarella che inaugura la scuola di musica
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Ven 16 Novembre 2018 08:25
Nel centro antico di Napoli, in Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli, ha sede da 21 anni il Kestè, cocktail bar e locale artistico noto anche oltre i confini cittadini per la sua produzione di eventi culturali ma anche per il suo impegno sociale.
Con l'avvio della nuova stagione di eventi e spettacoli, il Kestè realizza un importante traguardo, un sogno inseguito per più di un decennio: le meravigliose sale sotterranee, una volta stalle e cisterne del palazzo settecentesco che ospita il Kestè, sono state ristrutturate e trasformate in un HUB culturale dove ha sede la neonata associazione culturale “Abbash”.
L'associazione dedicherà gli spazi esclusivamente al teatro, all'arte e alla musica. Sono state, infatti, realizzate una sala con palco destinata al teatro e alla musica, una sala galleria, per le arti visive e una sala meeting.
La direzione del nuovo spazio è affidata a Fabrizio Caliendo (fondatote del Kestè) e a Luciano Labrano (fondatore del Cellar Theory), un connubio importante, che mette insieme due tra i più appassionati e intraprendenti produttori di eventi musicali e culturali di Napoli.
Al momento "Abbash" accoglie tre progetti espositivi: la mostra dell’archivio Carbone “Muvimmece”, la personale dell’illustratore cubano Alejandro Gonzalez Exposito e i ritratti filosofici di Carmine Pistone. Fabrizio Caliendo, curatore di piu’di 200 mostre nella sua lunga carriera, si occuperà principalmente proprio delle arti visive.
Il progetto di “Abbash” rappresenta, indubbiamente, un valore aggiunto per la città di Napoli, con workshop musicali e fotografici, scuola di musica, una gallerie d’arte, concerti di artisti internazionali e locali, spettacoli di Stand Up Comedy, incontri multiculturali ma soprattutto per la capacità di accogliere idee e portarle alla realizzazione.
E così, sabato 17, “Abbash” inaugurerà la scuola di musica con lo stage del maestro Sergio Quagliarella; una scuola che sarà tenuta da musicisti affermati della scena napoletana (e non solo) tra cui Giuseppe Colucci (Divieto di Swing) per il sassofono e il flauto traverso, Marcello Giannini (Slivovitz, Nu Guinea) per la chitarra, Umberto Lepore per il basso elettrico, Gino Giovannelli per il pianoforte, Salvatore Rainone (Slivovitz, La Famiglia) per la batteria e Fabiana Martone (Nu Guinea, Uanema Orchestra) per il canto. Una scuola che offrirà un palco per gli allievi, un palco dove da anni, tutti i mercoledì, si tiene una ricca jam session. Una scuola laboratorio, quindi, in cui gli studenti potranno passare dalla lezione teorica al palco immediatamente, confrontandosi con una importante banco di prova: il pubblico.
Ma “Abbash” non sarà solo questo.
Ben quattro date alla settimana saranno all’insegna della musica dal vivo inedita. Il venerdì e la domenica con importanti concerti che vedranno sia artisti napoletani che di fama internazionale. Il martedì, con “Emergenza Musicale”, il palco sarà invece dedicato all'ascolto delle nuove band. Il mercoledì continua la classica jam session che troverà da quest’ anno, come detto, la complicità dei maestri della scuola di musica che la renderanno un ancor più importante laboratorio di musica.
Tutti i sabato si terrà, poi, uno spettacolo dello Stand Up Comedy, all’insegna della satira da palco. In più si aprirà un laboratorio: l’Open Mic, ovvero una serata intera con il palco libero per i comici esordienti (e non) che vorranno esibirsi per 15 minuti. Uno schema molto famoso negli U.S.A., dove è nata la Stand Up, ed utilizzato soprattutto per far nascere nuovi artisti.
Il giovedì sarà all’insegna dell’Aperilingua, un evento multiculturale di scambio linguistico, inventato e organizzato dall’associazione Tecla, che vede centinaia di ragazzi sedersi attorno ad uno dei tanti tavoli e imparare nuove lingue con il supporto di tutor e giochi. Quest’anno l’Aperilingua al Kestè godrà del patrocinio del Comune di Napoli.
M.S.
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