Radar e consolle di comando sulle nuove navi della Marina: primi nel mondo
Al Fusaro, ad Arco Felice, a Giugliano i siti di produzione dei nuovi sistemi di Difesa di Leonardo-Finmeccanica per il rinnovamento della Marina Militare italiana
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Ven 02 Marzo 2018 08:37
NAPOLI. Campania prima al mondo per una consolle multitouch che proietta avanti di 20 anni la flotta della Difesa nazionale. Il futuristico desk sarà in uso sulle navi della Marina Militare italiana di nuova generazione - in costruzione negli stabilimenti Fincantieri con i 5 miliardi della Legge Navale 2015 -. Dietro questa innovazione, che comprende anche i radar per l’identificazione e per i controlli di tiro millimetrici (Adt sulle fregate Fremm e Aesa dual-band), c’è l’intelligenza, la ricerca, la grande qualità degli studiosi e degli operatori della Leonardo Finmeccanica che tra i suoi siti di produzione vanta più sedi d'eccellenza in Campania. «Ci siamo interrogati: e se provassimo a cambiare l’attuale concetto di consolle di comando della nave, sintetizzando tutte le informazioni che tradizionalmente si controllano dai vari schermi, proiettandoli su uno schermo touch dove si possono avere simultaneamente sott’occhio, o anche, ingrandendoli, singolarmente i dati con un semplice touch? E lo abbiamo fatto. Siamo i primi e gli unici» spiegano gli ingegneri della Lonardo, Michele D’Urso e Giovanni Cristiano.
Dentro il desk realizzato in leggerissima fibra di carbonio - che il mondo intero ci invidierà -, sono presenti solo i cavi e i collegamenti. Il cervello, anzi “i cervelli” che riducono a immagini le informazioni sull’avveniristico pannello di comando della nave, si trovano nei cosiddetti “armadi” che ricevono e analizzano milioni di dati raccolti dai radar. E anche tutto questo: cervelli-in-armadio e radar avanzatissimi sono una produzione della Leonardo Finmeccanica, tra Roma, Giugliano, Pozzuoli e Campi Bisenzio.
Per chi non lo sa, i radar non girano più come una volta. Lo fanno sulla terraferma, negli aeroporti e per la sorveglianza sulla costa. Ma sulle navi, oggi, sono potenti “occhi” montati su pannelli fissi che “guardano avanti e dietro” l’unità che se ne serve. Questi apparecchi "interrogano" le unità individuate mediante un codice che, analizzato, informa la nave incaricata della sorveglianza e della sicurezza se si tratta di amico o non amico. Tutto questo know how rappresenta l’orgoglio della Campania. «La Legge Navale è stato un grande stimolo per Leonardo» spiegano nell'azienda che nel 2018 investirà il 12% dei ricavi in ricerca e sviluppo: tecnologie del futuro; nuovi prodotti. Tra questi i sensori radar navali basati su tecnologia AESA (a scansione elettrica) sviluppati per le PPA (Pattugliatori Polivalenti d'Altura) della Marina Militare Italiana, nonché sistemi di difesa sempre in ambito navale. Lonardo impiega in Campania circa 4.500 addetti e tra Fusaro e Bacoli sono 340 i dipendenti, mentre a Giugliano 370 e a Pozzuoli 80.
I CANNONI. Sempre per la "Legge Navale", oltre alla fornitura del cannone 127/64 Light Weight (LW), il più evoluto a livello mondiale nel settore dei cannoni navali di grosso calibro, è in fase di realizzazione la nuova versione Sovraponte del cannone 76/62 che, nella sua tipica funzione multi ruolo, potrà essere utilizzato contro bersagli aerei, navali, terrestri e asimmetrici. Il cannone sarà dotato del kit Strales per l'uso delle munizioni guidate Dart (Driven Ammunition Reduced Time of Flight). Tra i nuovi sistemi figura anche il nuovo sonar Atas che, con il suo metro di lunghezza per meno di 8 tonnellate di peso, è il più piccolo sensore subacqueo al mondo in grado di rilevare bersagli fino a 40 Km di distanza.
Negli ultimi 50 anni, oltre 40 Marine in tutto il mondo hanno scelto i sistemi e le tecnologie di Leonardo per equipaggiare più di 100 unità navali. Gli interessi di Leonardo sono anche in Qatar, l'Algeria, i Paesi Arabi.
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