Tav, scoppia il caso Ponti
Sta diventando un caso lo studio riservato della Commissione europea che illustra l'impatto socio-economico e ambientale delle reti transeuropee di cui fa parte il corridoio Mediterraneo
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Ven 08 Marzo 2019 13:46
Sta diventando un caso lo studio riservato della Commissione europea che illustra l'impatto socio-economico e ambientale delle reti transeuropee di cui fa parte il corridoio Mediterraneo, tra cui la Tav, firmato, tra gli altri, da sei dipendenti della società presieduta dall'ingegnere Marco Ponti. L'analisi, chiamata 'The impact of TEN-T completion on growth, jobs and the environment' parla di notevoli risparmi di tempo per il trasporto di passeggeri e merci e di una forte ricaduta occupazionale. Tra le società che lo hanno redatto c'è la TRT trasporti e territorio, società guidata da Ponti, che in Italia ha realizzato l'analisi costi benefici per conto di Toninelli bocciando la Tav. Nello studio europeo, invece, la Torino-Lione viene promossa.
Secondo lo studio, che risale al 2018, per il corridoio Mediterraneo il risparmio di tempo è notevole. Si parla del 30% per i passeggeri e 44% per le merci. Lungo i corridoi transeuropei della rete Ten-T, si legge nel documento, l'attuazione dei progetti di potenziamento previsti porterà "notevoli miglioramenti nei tempi di viaggio, in particolare per il trasporto ferroviario. Sono previsti cospicui risparmi di tempo per il corridoio Mediterraneo", del quale la Tav Torino-Lione fa parte e del quale attualmente è uno dei principali colli di bottiglia, "con il 30%". La bozza del rapporto, ottenuta dall'Adnkronos, è redatta per conto della Commissione Europea da due società, una tedesca, la M-Five Gmbh Mobility, Futures, Innovation, Economics di Karlsruhe e la Trt, Trasporti e Territorio, una srl di Milano il cui presidente è appunto il docente del Politecnico di Milano, Marco Ponti.
L'analisi non è firmata direttamente da Ponti, che guida la commissione che ha realizzato l'analisi dei costi e benefici relativa alla Tav Torino Lione per conto del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, ma da sei dipendenti della società che presiede, oltre che dai colleghi della società di Karlsruhe. Secondo gli esperti, comunque, "il trasporto merci sui corridoi (Core Network Corridors) viene accelerato anche di più: qui i risparmi di tempo più considerevoli ammontano al 44,4% per il corridoio Mediterraneo, al 38,9% per il corridoio Reno-Alpi e al 36,7% per quello Atlantico".
Dal canto suo, Ponti, intervenendo a 'Mattino 5', precisa che si tratta di "un'analisi sul valore aggiunto e non ha nulla a che vedere con l'analisi costi-benefici". Sulla vicenda interviene anche Francesco Ramella, che insieme a Marco Ponti e altri tecnici ha contribuito alla stesura dell'analisi costi benefici: "Lo studio non dice 'va fatto'. Illustra i benefici ma non i costi - sottolinea su Twitter -. Non è firmato da Ponti. E i risultati sono coerenti con quelli dell'acb: ad esempio il cambio modale indotto dal completamento di tutti i corridoi è marginale".
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