Ancora stallo per Aquarius, la nave dell'organizzazione non governative internazionale Sos Mediterrannée con a bordo 141 persone, che si trova attualmente in stand by tra Linosa e Malta nelle acque internazionali. Dopo le risposte negative da Malta e dall'Italia, si attende una soluzione per sbarcare le persone a bordo.

Intanto, la Corsica si è detta sempre pronta ad aprire uno dei suoi porti all'imbarcazione. Secondo quanto riferito su Bfmtv da Jean-Guy Talamoni, il presidente dell'Assemblea della Corsica, si tratta dello stesso stato d'animo di giugno, quando alla nave era già stato negato l'attracco nei porti italiani e maltesi.

"La Corsica ha già espresso il suo punto di vista, non è cambiato, ora è necessario che le autorità dello Stato garantiscano che queste persone siano accolte", ha spiegato Talamoni, sottolineando che i migranti a bordo della nave "non sono tutti in buona salute" e "c'è quindi una questione di urgenza". "Se i porti più vicini sono chiusi - ha insistito - gli altri devono essere aperti".

Ieri, dopo una giornata ad alta tensione, le autorità di Gibilterra hanno annunciato che ritireranno a partire dal 20 agosto i permessi che consentono all'Acquarius di navigare battendo bandiera di Gibilterra, sostenendo che l'imbarcazione si era registrata formalmente come barca di ricerche e non come nave di salvataggio.