Barcellona, ucciso il killer della Rambla
Younes Abouyaaqoub, il 22enne marocchino autore della strage con 15 morti e oltre 100 feriti, è stato colpito a morte dalla polizia a Subirats, una cinquantina di chilometri a ovest di Barcellona. Con se aveva una finta cintura esplosiva
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Lun 21 Agosto 2017 12:24
Younes Abouyaaqoub, il 22enne marocchino autore della strage sulla Rambla di Barcellona, e' stato ucciso dalla polizia a Subirats, una cinquantina di chilometri a ovest del capoluogo catalano. Lo hanno confermato su Twitter i Mossos d'Esquadra, la polizia catalana. Il giovane indossava una cintura esplosiva finta e ha invocato Allah prima di morire. Inizialmente si era diffusa la notizia che il giovane fosse stato arrestato. Intanto appare ormai certo che l'imam di Ripoll Abdelbaki Es Satty, la mente degli attentati di giovedi' scorso a Barcellona e a Cambrils, sia morto nell'esplosione della casa-santabarbara a Alcanar un giorno prima degli attacchi. Secondo i media spagnoli, e' stata una donna a riconoscere Younes Abouyaaqoub mentre il 22enne si avvicinava ad alcune abitazioni a Subirats. La donna gli ha urlato da lontano e l'uomo e' fuggito tra i vigneti, dove e' stato ucciso. I Mossos d'Esquadra, la polizia catalana, in mattinata avevano diffuso un identikit e 4 foto dell'uomo ancora in fuga. Alto 1,80, pelle scura, capelli corti e forse con la barba, l'uomo e' stato definito "pericoloso e probabilmente armato". Dopo aver seminato morte per 500 metri lungo una delle strade piu' famose al mondo, il giovane e' fuggito a piedi nascondendosi nei banchi del mercato della Boqueria, a quell'ora gia' chiuso, come mostrano le registrazioni delle telecamere che lo hanno immortalato. Secondo un cugino di quattro dei componenti la cellula, "e' sbagliato" dire che la radicalizzazione dei terroristi sia avvenuta di recente, perche' alcuni di loro incontravano l'imam da almeno un anno, e poi per strada facevano finta di non conoscersi. Secondo il racconto pubblicato da El Pais, l'imam si riuniva regolarmente con Mohamed Hichamy, con suo fratello Omar, con Moussa Oukabir e con Youssef Aalla. "Si vedevano in un furgone e vi restavano per due ore o piu'", ha raccontato. "A giugno, durante il Ramadan, non hanno piu' avuto paura di morire, credo che in quel momento hanno saputo quello che avrebbero dovuto fare. Da quel momento hanno iniziato a essere piu' carini con le loro madri e con le famiglie", ha assicurato. Un comportamento che sarebbe tipico tra i giovani radicalizzati prima di un attentato. Intanto sono state identificate tutte e 15 le vittime degli attentati, 14 persone uccise a Barcellona e una a Cambrils. Sono 6 spagnoli, 3 italiani, 2 portoghesi, una belga, uno statunitense, un canadese e un australiano. La polizia ha confermato la 15esima vittima, Pau Perez, il proprietario della macchina che Younes Abouyaaqoub, ha sequestrato nel quartiere universitario dopo essere fuggito dalla scena della strage. Durante la fuga Abouyaaqoub forzo' un posto di blocco sulla Meridiana e poi lascio' l'auto per proseguire a piedi.
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