IL CAIRO. "Quante volte l'uomo si auto-paralizza, rifiutando di superare la propria idea di Dio, di un dio creato a immagine e somiglianza dell’uomo! Quante volte si dispera, rifiutando di credere che l’onnipotenza di Dio non è onnipotenza di forza, di autorità, ma è soltanto onnipotenza di amore, di perdono e di vita!". Così Papa Francesco nell'omelia della messa all'Air Defense Stadium al Cairo davanti a circa 30.000 persone riferendosi al passo evangelico, nella III Domenica di Pasqua, che parla dell’itinerario dei due discepoli di Emmaus che lasciarono Gerusalemme: "un Vangelo che si può riassumere in tre parole: morte, risurrezione e vita".

"I discepoli riconobbero Gesù 'nello spezzare il pane', nell’Eucaristia. Se noi non ci lasciamo spezzare il velo che offusca i nostri occhi, se non ci lasciamo spezzare l’indurimento del nostro cuore e dei nostri pregiudizi, non potremo mai riconoscere il volto di Dio", dice il Pontefice che ha esordito salutando in lingua araba: 'Al Salamò Alaikum' ('la pace sia con voi').