E' di almeno 100 feriti il bilancio delle proteste scoppiate in Catalogna contro l'arresto - avvenuto in Germania - dell'ex presidente catalano Carles Puigdemont. A renderlo noto è stato il servizio di emergenze locali su Twitter. Novantadue persone sono rimaste ferite a Barcellona, dove nel pomeriggio di ieri circa 55mila persone sono scese in strada, convocate dagli organismi indipendentisti, per protestare contro l'arresto di Puigdemont e la carcerazione preventiva venerdì scorso di altri cinque leader separatisti. Altre sette persone sono rimaste ferite in manifestazioni più piccole a Lleida e una a Tarragona. Feriti anche 23 agenti.

Arrestato dopo il suo ingresso ieri mattina in Germania proveniente dalla Danimarca, Puigdemont comparirà questa mattina davanti al Tribunale amministrativo dello Schleswig- Holstein. Verrà così avviata la procedura innescata dalla richiesta di estradizione delle autorità di Madrid nei confronti del leader secessionista catalano, riferiscono i media spagnoli.

L'ex presidente della Generalitat ha trascorso la notte nel carcere di Neumuenster, dopo essere stato ieri arrestato al suo arrivo in macchina dalla Danimarca. Come ha spiegato il suo avvocato belga Paul Bekaert all'emittente catalana Tv3, i giudici tedeschi avranno 48 ore per decidere se lasciare Puigdemont in carcere o concedergli la libertà condizionata, in attesa di dare una risposta alla richiesta di estradizione, riattivata venerdì dal giudice Pablo Llarena del Tribunale Speciale. La decisione sull'estradizione compete alla giustizia del land tedesco dove è stato arrestato e non alla procura federale.