Scontri e morti al confine tra Gaza e Israele
In occasione della Grande Marcia del Ritorno
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Ven 30 Marzo 2018 13:49
Sangue al confine tra Israele e Gaza in occasione della 'Grande Marcia del Ritorno'. E' salito ad almeno dieci palestinesi uccisi e oltre mille feriti il bilancio degli scontri con le forze della sicurezza israeliane.
Il ministero della Sanità palestinese ha precisato che alcuni manifestanti sono stati feriti da proiettili, mentre altri hanno avuto problemi respiratori legati all'uso di gas lacrimogeni da parte delle forze di sicurezza israeliane.
L'esercito israeliano (Idf) ha accusato Hamas di aver messo in pericolo la vita di una bambina. "Una bambina palestinese di sette anni - si legge in un comunicato dell'esercito, citato dal Jerusalem post - è stata mandata da Hamas verso la barriera del confine, di fronte ai soldati israeliani. Le forze dell'Idf hanno immediatamente realizzato che si trattava di una bambina e si sono assicurati che fosse riportata al sicuro dai familiari. L'organizzazione terroristica di Hamas usa con cinismo donne e bambini, mandandoli verso il confine e mettendo a rischio le loro vite".
Sono 20mila i palestinesi che partecipano alle proteste lungo il confine fra Gaza e Israele, secondo l'ultima stima dell'esercito israeliano. Il generale israeliano Eyal Zamir, capo del comando meridionale dell'Idf, ha affermato che l'esercito ha identificato "tentativi di compiere attacchi terroristici sotto la copertura delle proteste".
L'iniziativa della 'Marcia' promossa da Hamas dovrebbe andare avanti per diversi giorni e il culmine della protesta dovrebbe essere il 15 maggio, che coincide con il 'Giorno della Naqba', ossia la catastrofe, celebrato ogni anno dai palestinesi all'indomani dell'anniversario della nascita dello Stato ebraico. Le forze di sicurezza israeliane sono in stato di massima allerta.
La 'Grande Marcia del Ritorno' inizia nel giorno in cui i palestinesi celebrano la 'Giornata della Terra', ricorrenza dedicata alla commemorazione delle sei vittime degli scontri del 30 marzo 1976, scoppiati durante le manifestazioni convocate per protestare contro la politica israeliana di espropriazione delle terre della Galilea.
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