DAMASCO. Due donne sono state lapidate in pubblico da militanti del sedicente Stato islamico a Dayr az-Zor, nella Siria orientale. Lo hanno riferito gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, un gruppo vicino all'opposizione con sede in Gran Bretagna. Secondo gli attivisti, che citano "fonti affidabili", le due donne sono state lapidate per adulterio in una piazza della città davanti a una folla.

Sempre secondo l'Osservatorio, sono circa 4mila le persone giustiziate in Siria dall'Isis da quando è stato autoproclamato il Califfato il 29 giugno del 2014. Stando agli attivisti, 2114 dei giustiziati erano civili. Tra questi si contano 78 bambini e 116 donne uccisi tramite decapitazione, lapidazione, fucilazione in pubblica piazza, gettando la vittima da un edificio alto o dandole fuoco.