NAPOLI. «Ci vogliono far cadere, vogliono provocare lo scioglimento del Comune di Napoli ma noi questa soddisfazione non gliela daremo. Ritengo che non ci sia sindaco d'Italia che a 24 ore dal bilancio possa riuscire ad approvare il bilancio quando gli piomba addosso un simile macigno, ma noi lo "chiuderemo" perché prevediamo tutto anche gli attacchi alla città». Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in riferimento all'approvazione del bilancio di previsione, da parte della giunta, da varare entro oggi proprio mentre dalla Corte dei Conti è arrivata la richiesta di pagare 85 milioni di un debito con un consorzio per i lavori post terremoto. «Da questa città partirà una mobilitazione giuridica, istituzionale, politica e popolare che non è mai stato vista nella storia del Paese e della Repubblica perché questo debito non lo sopporto. Una decisione, quella della Corte dei Conti, che influenzerà la stesura del bilancio di previsione che la Giunta discute e deve approvare entro oggi. Cercherò di non fare nemmeno un grammo di macelleria sociale nonostante un ordine costituito che vuol far pagare alla città colpe che non hanno né questa amministrazione né questa maggioranza che l'emergenza rifiuti e le cricche le hanno buttate via», ha aggiunto.