"Nessun dubbio: senza un chiarimento e le scuse di Macron all'Italia io resto a Roma. Non ho il minimo tentennamento, chi sbaglia - chiunque esso sia - deve chiedere scusa, prima che a me all'Italia. Abbiamo salvato milioni di vite umane, l'Europa tutta deve tenerlo a mente". Giuseppe Conte, raccontano fonti governative all'Adnkronos riportando le parole del premier, è deciso, con il sorriso sulle labbra spiazza i suoi: su Parigi è irremovibile dopo le accuse rivolte dalla Francia all'Italia sulla vicenda della nave Aquarius.

Ieri, viene raccontato, avrebbe messo in dubbio il bilaterale con Emmanuel Macron vincendo le resistenze di chi, tra i suoi consiglieri più stretti, temeva l'incidente diplomatico. E anche dietro la decisione del ministro dell'Economia, Giovanni Tria, di annullare la trasferta in Francia ci sarebbe il suo zampino. I due avrebbero deciso insieme di cancellare il volo, in programma alle 14, del responsabile dell'Economia. Il premier attende le scuse: se non arriveranno nell'arco della giornata, il vertice verrà considerato annullato.

Il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, spera che "arriveranno le scuse della Francia". "Non abbiamo niente da imparare da nessuno in termini di solidarietà. La nostra storia di generosità e di volontariato - ha sottolineato Salvini parlando al Senato - non merita di essere apostrofata in questi termini da esponenti del governo francese che spero diano scuse". "Chiedo a Macron - ha aggiunto - di passare dalle parole ai fatti e accogliere i 9mila migranti che si era impegnato ad accogliere per dare un segno concreto".

Poi, lasciando a piedi palazzo Madama dopo l'intervento sul caso Aquarius, il vicepremier ha dichiarato: "Conte è legittimato a non andare al vertice di Parigi, noi lo sosterremo. Ci sono ragioni molto fondate per prendere questa decisione". "Conte senza scuse ufficiali - ha spiegato - fa bene a non andare". Il vertice tra il presidente del Consiglio e il presidente francese Emmanuel Macron è previsto per venerdì prossimo.