"Reddito di cittadinanza, quota 100, la flat tax per le partite Iva e l'Ires agevolata per le imprese: i capisaldi della manovra rimangono tutti lì". Lo dice all'Adnkronos il vicepremier e ministro Luigi Di Maio, confermando che i saldi della legge di bilancio "restano invariati, quindi stiamo cercando semplicemente di migliorare la quota investimenti e questo aiuta molto la manovra".

"Vi confermo che il reddito di cittadinanza parte a marzo, come ci siamo sempre detti, quota 100 prima", quindi a febbraio. "Per quota 100 ci sarà il divieto di cumulo, il che significa che liberiamo veramente posti di lavoro. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, la platea non cambia. Quindi vedrete anche dalle relazioni tecniche come le misure non cambieranno". "Ho visto questa narrazione per cui si sta dicendo che spostiamo avanti il reddito di cittadinanza - prosegue Di Maio - No, assolutamente. Qui si tratta solo di fotografare la situazione e ottimizzare le spese".

Il vicepresidente del Consiglio è ottimista a proposito del dialogo tra il governo italiano e i vertici della Commissione europea sulla legge di bilancio. "Adesso vedrete il frutto della contrattazione che stiamo portando avanti - dice il vicepremier - C'è il presidente Conte, che ha avviato un dialogo, e noi stiamo col presidente Conte". "I saldi restano invariati - conferma - quindi stiamo cercando semplicemente di migliorare la quota investimenti e questo aiuta molto la manovra". A chi domanda se basterà ad evitare il 'cartellino rosso' dell'Europa, "questo lo dovete chiedere a Juncker, non a noi. Io mi fido del fatto che il presidente Conte sta portando avanti una linea di dialogo che può essere efficiente", ribatte Di Maio.

Oggi, spiega il vicepremier, "ho incontrato il ministro dell'Economia tedesco Scholz. Ci siamo confrontati. L'importante è che non si tradiscano i cittadini e che non si riduca la quota delle persone che sta aspettando il reddito, quota 100, la flat tax per le partite Iva e l'Ires agevolata per le imprese. I capisaldi della manovra rimangono tutti lì".

Riguardo al servizio de 'Le Iene' sul caso di Salvatore Pizzo, l'operaio che lavorò in nero per la ditta edile del padre a Pomigliano d'Arco, Di Maio dice: "Io sono a disposizione per dare tutte le informazioni che servono, ovviamente riguardano un periodo in cui non ero né socio né gestore di quella azienda, come non sono gestore dell'attuale".