ROMA. "Il Movimento 5 Stelle non ci deve spaventare. Anche con un risultato significativo non avrebbe i numeri per governare". In un’intervista esclusiva a tutto campo pubblicata domani sul Foglio, concessa al direttore Claudio Cerasa, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni spiega perché il Movimento 5 Stelle non deve fare paura.

"Sinceramente, io non sono affatto spaventato. Penso che il rispetto agli elettori del Cinque stelle sia dovuto - afferma -. Ma penso che la possibilità che il Movimento 5 stelle arrivi a guidare il governo non ci sia. Perché è una forza che se anche avesse risultati significativi, risultati che attualmente gli vengono attribuiti da sondaggi non so quanto generosi, non avrebbe i numeri per governare. Quindi rispetto assoluto per l'elettorato del Movimento 5 Stelle. Ma registro che fuori dall'Italia nessuno mi ha mai mostrato preoccupazione per la possibilità, a cui nessuno crede, che il M5S possa arrivare al governo dell'Italia".

 

E per quanto riguarda l'accordo fra Berlusconi e Salvini? Per il premier. nella coalizione di centrodestra non è credibile che la Lega possa essere frenata come nel passato: "L'idea di addomesticare la Lega - risponde - non può funzionare. Lo dicono i numeri". "Berlusconi - aggiunge - naturalmente fa leva sulla memoria storica degli italiani, ricordando che i suoi governi hanno sempre arginato i populismi".

"C'è però un dettaglio che segnalo e sul quale vorrei far riflettere - afferma -. L'ultima volta che il centrodestra andò al governo le cifre furono queste: Berlusconi 37,2 per cento, Lega nord 8 per cento. In quel contesto l'idea di addomesticare la Lega poteva funzionare. Oggi le proporzioni sono incomparabili. Sono praticamente paritarie. Lo dicono i sondaggi ma lo dice anche il criterio con cui il fronte sovranista si è diviso con il fronte berlusconiano i collegi".