ROMA. Beppe Grillo di nuovo in tribunale. Perché la battaglia degli espulsi, che ha indotto i vertici del M5S a dotarsi di nuove regole, prosegue. A quanto apprende l'Adnkronos, la settimana prossima il legale che ha dato vita alla querelle, facendo decadere il vecchio regolamento e il 'non statuto' come un castello di carte, andrà in tribunale per impugnare le nuove regole votate ad ottobre scorso. Ma puntando il dito anche contro il codice etico ratificato ieri dalla Rete.

"Impugneremo il nuovo regolamento e le modifiche al non statuto", annuncia all'Adnkronos Lorenzo Borré. E non solo. La nuova azione giudiziaria mira a far cadere anche il codice etico, da molti etichettato come la svolta garantista del M5S.

"È chiaro - spiega Borré - che fondandosi su Regolamento e non statuto, anche il codice etico è a nostro avviso da considerarsi nullo: si fonda su regole che vanno invalidate. E oltretutto - rincara la dose - la votazione di ieri non ha raggiunto nemmeno un terzo degli iscritti, perciò è da considerarsi nullo anche per la mancanza di quorum". Ma più in generale, guardando al Regolamento e al non statuto votati ad ottobre, "sono una quindicina i motivi di impugnazioni, ottimi e abbondanti", si dice convinto Borré.