Mattarella al Suor Orsola: «La cultura per battere il terrorismo»
Città blindata, imponenti le misure di sicurezza. Allontanato dall'aula il leader del comitato Terra dei fuochi. Un minuto di silenzio per le vittime dei tagliagole. L'allarme del rettore D'Alessandro: «Abbiamo perso il senso dell'Università»
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Ven 20 Novembre 2015 12:07
NAPOLI. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è giunto in visita a Napoli, in occasioe dell'apertura del 114esimo anno accademico dell'Ateneo Suor Orsola Benincasa. Imponenti le misure di sicurezza e i controlli all'ingresso della sede dell'università in Corso Vittorio Emanuele. Ad accoglierlo all'arrivo, il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Immediatamente è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime del terrorismo a Parigi e in tutto il mondo. Il rettore dell'Ateneo, Lucio D'Alessandro che ha aperto la cerimonia. Attimi concitati poco prima dell'arrivo del Capo dello Stato, quando il leader del comitato Terra dei fuochi, Angelo Ferrillo, è stato portato via di forza dall'aula magna perché non invitato. Imponenti le misure di sicurezza. Sono circa mille gli uomini impegnati per garantire che tutto fili liscio con tanto di elicotteri e cecchini sui tetti. Il rettore D'Alessandro nel suo intervento ha detto che «si è perso il senso dell’Università con il proliferare di enti solo a scopo di lucro. O togliamo valore legale alla laurea o ripensiamo all’intero sistema». Mattarella ha poi preso la parola a sorpresa, affermando che «questo volersi opporre alla violenza frutto dell'intolleranza e dell'oscurantismo rafforza l'impegno a rafforza l'impegno alla formazione culturale, l'impegno a stimolare cultura, a farla crescere, distribuirla e diffonderla. Perché la cultura rende liberi e rende protagonisti».
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