Stazione ferroviaria, parte intervento straordinario di bonifica
Longobardi: Adesso è giunto il momento di riattivare la linea con un progetto eco-sostenibile
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Mer 05 Agosto 2015 01:37
Il Consigliere regionale della Campania Alfonso Longobardi, componente del Gruppo "De Luca Presidente in Rete", rende noto quanto segue: «Dando seguito ad un mio impegno specifico, assunto dopo esser stato sollecitato dai cittadini sottoscrittori di una petizione popolare, da oggi e per i prossimi giorni, presso la stazione ferroviaria di Gragnano, da tempo abbandonata, i tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, coadiuvati da quelli del Comune, effettuano un intervento di pulizia, bonifica e messa in sicurezza.
Si tratta di un'azione importante, attesa da tempo da cittadini e residenti, costretti a convivere con incuria e degrado. La vicinanza inoltre di una scuola dell'infanzia rappresentava un ulteriore motivo per agire con celerità massima.
L'intervento di pulizia avviato oggi, direttamente coordinato da Rfi, è iniziato alle 7:30 ed ha carattere urgente e straordinario, ma non è azione "una tantum": bisogna rendere di nuovo fruibile la zona dell'ex stazione e la tratta ferroviaria per collegare Gragnano, i Monti Lattari e Castellammare di Stabia.
L'idea-forza è realizzare una linea di tram "leggera" così come previsto dal Piano regionale dei trasporti: questo progetto non è in contrasto col Puc di Gragnano del 2013. Possiamo dunque imprimere un'accelerazione decisiva per recuperare la tratta ferroviaria e ridare un collegamento ai cittadini.
In tal senso ho già attivato la Commissione regionale Trasporti per le verifiche operative del progetto.
La linea di tram "leggera" va concepita in un modello di sviluppo eco-sostenibile, rivolto ai turisti, così da consentire ai visitatori di raggiungere agevolmente il territorio dei Monti Lattari per scoprire i prodotti tipici e apprezzare le eccellenze della zona.
Ritengo che tale idea debba essere integrata in un unico circuito di sviluppo progettuale che sia alla base di un nuovo rilancio socio-economico di tutti i Monti Lattari. Basta con interventi scoordinati ed estemporanei».
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